Testo e foto: TiDPress
Esslingen – Una maliarda vestita di stracci colorati cammina maestosamente sui trampoli lungo le stradine della città vecchia. La seguono una compagnia disordinata di saltimbanchi e suonatori di canzoni medievali. Gli artisti da strada animano i pomeriggi e le serate del mercatino natalizio di Esslingen,
Le torri e i palazzi con le travi di legno a vista sono il fondale ideale per questi spettacoli. Si arriva alla stazione di Esslingen da Stoccarda (venti minuti di metro) e dopo poche centinaia di metri s’incontra un torrione (Schelztorturm ) del Duecento. L’installazione con il funambolo che balla sulla corda è stata aggiunta qualche anno fa da Hubert van der Goltz.
Il piccolo ponte sul Neckar è il posto giusto per osservare la città medievale: i due campanili della cattedrale uniti da una passerella, il frontone decorato della Casa Kielmeyer nella Piazza del Mercato dove si trova anche il Municipio Vecchio con l’orologio astronomico e il carillon. Il battito d’ali dell’aquila imperiale accompagna lo scoccare dell’ora. L’orologio è unico: il meccanismo che muove lancette e figure, originale del 1591, è fra i più antichi di tutta la Germania.
Gli espositori del mercatino di Natale sono artigiani che producono merci fatte a mano, seguendo tecniche antiche, che mettono in pratica lì sul posto per soddisfare la curiosità dei visitatori e dei compratori.Inizio il giro dalla taverna medievale, costruita con rozze assi di quercia. Una ragazza con lunghe trecce versa in tazze di terracotta il vino brûlé, addolcito con il miele e speziato con dieci diversi aromi.
Fa molto freddo e una coppa di rosso bollente apre bene l’itinerario attraverso questo mondo sparito. Lo scalpellino crea direttamente sulla pietra le figure e le decorazioni, il sellaio taglia a mano il pellame e produce finimenti per il cavallo, borse, cinture. I cappelli di feltro colorato sono simili a quelli che vediamo negli affreschi di Giotto, che il feltraio confeziona insieme a vesti e teloni, dopo aver creato il tessuto lavorando la lana.
Naturalmente non può mancare l’officina del fabbro che, per la gioia dei presenti, mette in azione il mantice e soffia forte sul fuoco.
La bottega del saponaio è qualche metro più in là. E’ incredibile, ma fortunatamente vero: nell’Europa del terzo millennio, dalla Provenza alle Fiandre, dal Wuerttemberg alla Turingia e alla Carinzia vivono migliaia di persone (solo qui a Esslingen sono presenti almeno una cinquantina) che amano lavorare e vivere (almeno in parte) come nel primo millennio. Durante l’anno si incontrano nei mercatini medievali sparsi per l’Europa. Indossano gli abiti ruvidi della tradizione, fanno mostra di sé e riescono anche a vendere i loro prodotti. L’organizzatore di Esslingen mi assicura che hanno un grande successo di pubblico, soprattutto tra i giovani, attratti dal fascino del Medioevo, alla ricerca del tempo perduto.
Stadtinformation Esslingen am Neckar
www.tourist.esslingen.de
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