Terre d'Europa

Zug: il giardino dei ciliegi

Nel più piccolo e più ricco cantone svizzero, il profumo della Kirschtorte si spande nell’aria delle Confiserie Café affacciate sulle stradine medievali

Zug: il giardino dei ciliegi

Testo e foto: P.G.

Il pasticcere di Speck

Il pasticcere di Speck

Zug  – Questa città sulle rive di un lago ha due fiori all’occhiello che la rendono celebre in Svizzera e nel mondo: la Kirschtorte e il distillato di ciliegie. Gli abitanti ne sono molto orgogliosi e hanno ragione di esserlo. Il sapore e i profumi racchiusi in una fetta di torta e in un bicchierino di Kirsch sono così intensi e vivaci che, mentre li degusti, anche in pieno inverno con tanta neve, appare per incanto la visione del giardino dei ciliegi. E il desiderio di ritornare qui a primavera per godersi lo spettacolo dei frutteti fioriti di bianco e dei prati verde pastello che digradano verso le acque azzurre del lago.

Un breve tuffo in basso e mi ritrovo a passeggiare dentro la nebbia rarefatta delle stradine medievali di Zug. Salgo in cima alla Zytturm (la Torre del Tempo). Il panorama invernale dall’alto sulla città e sul lago è superbo.Ma anche l’inverno a Zug ha un forte fascino. La neve ammanta i tetti spioventi delle case medievali, la Torre del Tempo, le colline che salgono verso le montagne. Una coltre di nebbia impedisce allo sguardo di andare in profondità in direzione del lago e del cielo.
Salendo, però, a soli mille metri, dopo dieci minuti di macchina, ti aspetta una grande sorpresa. Sopra il minuscolo monastero delle suore francescane, costruito vicino a una tenera chiesetta, splende il sole sul cielo azzurro. Hai l’illusione che tre-quattrocento metri più sotto si estenda un’immensa pianura grigio-bianca che copre il lago, la città, le colline. In lontananza, sulla linea dell’orizzonte, molto nitide le vette altissime della Svizzera centrale.

Il Lago di Zug

Il Lago di Zug

Ammiro gli antichi meccanismi dell’orologio astronomico originale del Cinquecento e con grande sorpresa scopro a pochi metri le due celle dell’ ex-prigione locale. Chiamarle celle, in realtà, è un eufemismo, perché hanno le dimensioni di due cucce per cani! Nel Medioevo qui sono state imprigionate molte streghe, prima di essere bruciate sul rogo. Incredibilmente le due celle-cucce sono state utilizzate per imprigionare delle persone fino a qualche decina di anni fa. Così gli agenti della polizia cantonale punivano gli ubriachi disturbatori della quiete pubblica: li trascinavano per più di duecento gradini e li lasciavano lassù tutta notte.

Zug, il più piccolo cantone della Svizzera, ha una storia molto antica. Per conoscerla bisogna visitare la Sala Gotica del Municipio dove si può leggerla come sulle pagine di un libro, osservando le scene di guerra e di pace intagliate nel legno delle pareti e dipinte sulle grandi vetrate delle finestre. Zug, città cattolica, è stata spesso in conflitto con la protestante Zurigo, distante solo poche decine di chilometri.

Oggi è il cantone più ricco della Svizzera. A poche centinaia di metri dal centro storico sorgono centinaia di palazzi modernissimi che ospitano le sedi della ventisettemila imprese registrate alla locale Camera di Commercio. Molte sono importanti multinazionali, altre sono società che hanno scelto una sede di comodo. Zug è un paradiso fiscale, come Montecarlo.

Sopra le nuvole

Sopra le nuvole

Alla pasticceria Speck raccontano che non c’è riunione importante d’affari che non sia accompagnata dalla Kirschtorte. E’ fatta di pandispagna, pasta di mandorle, crema di burro e uovo crudo, il tutto irrorato da una generosissima quantità di sciroppo con distillato di ciliegie. Gli Speck confezionano questa torta da centoventi anni. Il segreto della composizione dello sciroppo è conosciuto solo dal proprietario e da un suo collaboratore. Il Kirsch utilizzato è prodotto artigianalmente da alcuni contadini del cantone con le ciliegie dei loro frutteti sul lago.

Etter, invece, è una grande distilleria che funziona dal 1870, che produce il Kirsch, imbottigliando un blend di distillati di annate diverse. Le ciliegie migliori sono piccole, ricche di zucchero e profumate. La scelta è rigorosissima. La fermentazione avviene a basse temperature (22 gradi) per conservare meglio i sapori e gli aromi. Un giovane mastro distillatore provvede a controllare in permanenza la qualità del distillato, eliminando gli alcol di testa e di coda. Il risultato è così eccellente che lo spedizioniere, per evitare i furti durante il trasporto delle bottiglie, diventate famose negli ambienti aeroportuali, è costretto a nascondere con nastro adesivo nero il nome Etter sui cartoni esportati in Asia.

Info:

Un ottimo albergo a quattro stelle, tranquillo, a trecento metri dalla stazione ferroviaria:
Parkhotel Zug
Industriestrasse 14
www.parkhotel.ch

Confiserie Café Speck

Metalli-Einkaufzentrum
Zug

Etter
www.etter-distillerie.ch

 

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