Terre d'Europa

Svizzera
La calda neve di Leukerbad

Testo e foto: Elvira D’Ippoliti



 Sbuffi di vapore salgono dalle piscine termali in un villaggio del Vallese dal sapore antico, dove rilassarsi nell’acqua e tonificarsi sugli sci

Leukerbad (TidPress) Vivere la neve immersi nel calore dell’acqua termale. A Leukerbad nel Vallese il panorama fatto di piccoli chalet di legno scuro dal sapore antico “contaminati” da costruzioni più moderne, viene a tratti “ammorbidito” dal vapore che fuoriesce denso dalle piscine termali o da piccole fontane in cui l’acqua si riversa ad alte temperature. Qui il liquido elemento, ricco di proprietà terapeutiche, è amato e rispettato. Una targa affissa all’esterno del Burgerbad, la stazione termale più amata dalle famiglie, ringrazia l’Onnipotente con una supplica: Fa’ che questa fonte di vita continui a scorrere copiosa e per sempre. Nelle dieci piscine del Burgerbad tanto divino dono sgorga dalla sorgente Rossgillu ad alta quota (e cioè a pochi “metri” di distanza) con la considerevole quantità di 300 litri il minuto. Nel Burgerbad i “bagnanti” ne godono i frutti, immersi placidamente nelle piscine fumanti oppure, “avventurandosi” giù per i 120 metri di scivolo o nel nuovo scivolo x-tube. Per i “cuccioli”c’è un’apposita piscina bebè.

Burgerbad

L’amministrazione comunale di Leukerbad

Leukerbad non è certo una località dalla identità sbiadita: appena arrivati si avverte subito l’impatto con il suo forte e accogliente carattere. Neve, tanta e ovunque, e le luci di un paese che sembra un eterno e invernale presepio. La mattina dopo la neve “dondola” giù dal cielo con un’intensità tale da rendere difficile la visuale anche ai pedoni. Il paese è comunque animato: in fondo la neve è solo fatta d’acqua! Anziani con il bastone, bambini “impiastricciati” di neve, giovani con gli snowboard sulle spalle, cani che scavano tunnel nei soffici cumuli bianchi alla ricerca di chissà quali tesori: tutti sembrano felicemente impegnati in un’attività che potrebbe essere una delle loro preferite.

Le vie di Leukerbad, da cui le auto sono in pratica bandite, sono costantemente animate anche dagli abitanti che “lottano” con i l’accumularsi di tante messi di fiocchi ghiacciati. Piccoli spazzaneve puliscono spazi davanti alle case e ai negozi, “sparando” attraverso una sorta di tubo di scappamento la neve rimossa in un lungo getto bianco che si deve sempre essere accorti ad evitare. Per le superfici più piccole si ricorre alle classiche pale, che sono vendute un po’ ovunque. Alcuni, durante una pausa dell’abbondante nevicata cercano di liberare ringhiere e balconi, gettando dall’alto la neve in eccesso sulla strada. Sempre meglio lanciare uno sguardo anche verso l’alto, mentre si passeggia a Leukerbad e non dedicare tutta la propria attenzione all’eventuale tratto di strada ghiacciato.

Sarà il calore dell’acqua termale che scorre sotto le case dalle travi di legno scurite dal tempo a rendere più tolleranti gli umani verso la neve. A Leukerbad e seguendo l’esempio degli abitanti, la neve non si vive mai come un elemento “estraneo” e questo paese a poche ore di treno dall’Italia (meno di tre ore da Milano e sette da Roma) può essere considerato a pieno titolo un’ottima introduzione nell’universo “neve” per chi non ne avesse confidenza e una perfetta e accogliente “culla” ricca di sorprese per chi ama un’abbondanza di candidi fiocchi.

Una delle montagne che circondano Leukerbad come una splendida corona di rocce è il Torrrent e una funivia “catapulta” a oltre 2300 metri di altitudine sciatori, patiti dello snowboard e tutti coloro che sanno apprezzare un panorama montano immersi nel sole d’alta quota o amano lasciarsi “viziare” dai piatti tipici del Vallese che si possono gustare nei ristoranti posizionati a diverse altezze e in corrispondenza delle stazioni della funivia. Quello più in alto è il Panorama-Restaurant Rinderhütte e nel suo nome svela anche il suo fascino.

Sul Torrent si scivola lungo cinquanta chilometri di piste, mentre sul suo “fratello gemello”, Gemmi, a farla da padrone è lo sci di fondo e i sentieri per escursioni invernali o per racchette da neve, di cui si ricorderanno a lungo le emozioni provate percorrendoli. Anche il Gemmi è “servito” da un’efficiente cabinovia che raggiunge quota 2350 metri.


Funivia del Torrent

Poco più in giù Leukerbad “freme” attendendo i propri ospiti. Nella Sportarena, una volta smessi gli sci, si possono praticare dozzine di sport diversi, che vanno dal ping-pong al calcio indoor e dallo squash al pattinaggio sul ghiaccio – da provare anche la versione notturna, all’aperto e con il ghiaccio illuminato da fiaccole. La notte accende l’atmosfera incantata del paese e ne “esaspera” i contorni. Camminare nei vialetti rischiarati da lampioni che accolgono nella loro “corolla” di luce le sagome degli alberi con i rami adornati da mucchietti di neve, fa risaltare l’armoniosa e quieta bellezza del luogo ad ogni passo. Nelle terme, che pullulano di vitalità fino alle otto di sera, regna una calma apparente.
Alle otto e trenta nelle Lindner Alpenthermen si accolgono gli ospiti che si sono prenotati per la notte “Romano-irlandese”. All’ingresso a ogni aspirante frequentatore delle terme alla maniera dei romani è consegnata una candida toga. Da qui, e seguendo un percorso attraverso la moderna struttura di vetro e cemento, si andrà a “caccia” dell’atmosfera dell’Impero di duemila anni fa. Un moderno ascensore “guida” gli ospiti avvolti unicamente nel telo della toga, a stento trattenuto in vita da una fascia fatta della stessa stoffa bianca, fino all’ingresso del bagno. Qui le pareti rosse ricordano il colore tanto in voga a Pompei, mentre i muri delle arcate che se ne distanziano di alcuni metri e quelle più piccole al di sopra che racchiudono le finestre, sono di un tenue azzurro. Il soffitto è composto da travi di legno in stile più montano. Al centro, la piscina alla quale, confondendo un po’ le acque, è stata data la forma del simbolo che in Oriente rappresenta il mistero dell’armonia che in tutti noi oscilla tra Ying e Yang.
Per ritrovare la “rotta” verso i romani, ci si dedica al buffet, che va consumato in “rozzi” piatti di peltro, mentre il vino si sorseggia in ciotoline con il manico che ricordano quelle usate dai sommelier. Nel menù sono comprese verdure, datteri all’aceto, maiale in crosta, coscia di pollo alle spezie e formaggio fresco aromatizzato. I romani – è pur sempre questione di gusto – non erano dei grandi buongustai, ma la cena nell’atmosfera ovattata e un po’ umida, rischiarata dalla luce di decine di candele è emozionante. I partecipanti si muovono come fluttuando in uno spazio indefinibile dal punto di vista del luogo e del tempo e si fa fatica a ricordare che le vetrate automatiche delle terme, solo pochi minuti addietro, avevano chiuso fuori una e vera e propria bufera di neve.
La notte “Romano-irlandese” è ancora lunga e nel dopo cena prevede undici passaggi benessere che tra aria calda, massaggi e peeling, mescolano insieme il caldarium (vapore a 48 gradi) di romana memoria al bagno Yin a 36 gradi alternato a quello Yang a 28.
Nello stesso complesso termale, che appartiene all’albergo Lindner, suddiviso in tre “case madri” e collegato alle terme da un tunnel sotterraneo, per vivacizzare l’ambiente termale è stato anche ricostruito un villaggio vallesano, che permette di passeggiare svestiti e alla ricerca di benefico vapore in una copia del “centro storico” di Leukerbad con tanto di mulino, azionato da acqua termale.

Il paese originale offre emozioni più intense e divertenti anche come semplice spettatore. Il Burgerbad, ad esempio, è un “contenitore” di allegri frequentatori e nell’atrio la fila per la biglietteria è sempre frequentata da famiglie con bambini anche molto piccoli, che forse si immergeranno nell’acqua per la prima volta. Sulla “terrazza-ingresso” affacciata sulle piscine esterne, si rimane quasi in contemplazione della varia umanità che vi si passa sopra: sciatori con tanto di rumorosi scarponi si muovono accanto a persone in accappatoio e ciabatte. A pochi metri di distanza la neve continua a fioccare e Leukerbad a risplendere di un fascino antico proiettato nel più attuale scenario vacanziero.

Informazioni utili:
Ente del turismo di Leukerbad
Rathaus
Tel. +41 27 472 71 71
www.leukerbad.ch

Parkhotel Zayetta
Promenade 7
Tel. +41 27 472 70 60
www.parkhotel-zayetta.ch
L’albergo si trova lungo un viale “scavato” nella neve e illuminato la notte da lampioni. Le stanze sono ampie e panoramiche. I balconi si affacciano sulla maestosità delle rocce che svettano fino ad oltre tremila metri. La funivia del Torrent si trova a poca distanza dell’albergo.

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Antico chalet di Leukerbad

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