Terre d'Europa

Un violino per Roma

di Ivana Tamai

Fino al 27 settembre Roma ospita “Uto Ughi per Roma” dodici concerti gratuiti rivolti ai giovani.


Il Maestro Uto Ughi

Roma (E.T. News)- Il Teatro dell’Opera ospita la serata inaugurale di “Uto Ughi per Roma”, la rassegna concertistica ideata e diretta dal grande violinista per avvicinare i giovani alla musica classica.
Il pubblico è sobrio ed elegante, visibilmente avvezzo alla frequentazione delle sale concertistiche. Molti i rappresentanti del mondo istituzionale, pochi i giovanissimi, target primario della manifestazione; ma è presto per i bilanci, ci sono ancora undici concerti.
Milly Carlucci, padrona di casa briosa e professionale come sempre, legge il messaggio della Presidenza del Consiglio dedicato ai “cittadini europei che credono nell’Europa unita” e al termine, quasi a sorpresa, l’orchestra intona l’inno europeo. Tutti si alzano in piedi e per un momento l’Europa dei quindici è protagonista.
Poi la parola torna alla musica. Il compositore prescelto da Ughi per questo concerto monografico è W.A. Mozart, musicista europeo per eccellenza, eternamente giovane per temperamento e destino (muore nel 1791 a soli trentacinque anni). Le quattro composizioni orchestrali in programma sono scritte fra il 1771 e il 1775, periodo dei viaggi in Europa, che influenzeranno profondamente la sua formazione musicale.
Il momento più atteso è l’esecuzione dei due concerti per violino e orchestra K. 216 e K. 219.
Nel 1775 Mozart scrive ben cinque concerti per violino che testimoniano il suo grande amore per questo strumento, che egli stesso suonava in maniera eccellente. Certo avrebbe apprezzato l’interpretazione di Uto Ughi, in perfetta sintonia con l’estetica mozartiana: suonare cose difficili facendole apparire facili. Il “suono rotondo” voluto dall’autore è stato ottenuto con un violino Guarneri del Gesù del 1744, con cui il Maestro ha affrontato la prima parte solistica del programma. Per la seconda, più virtuosistica, ha scelto invece lo Stradivari del 1701, denominato “Kreutzer”, poichè appartenuto al celebre violinista a cui Beethoven dedicò l’opera 47.
In programma anche la Sinfonia K.112 e il Divertimento K 136, nei quali Ughi si è cimentato nel ruolo di direttore d’orchestra. Un’orchestra, quella dei Wiener Concert, che ha dato un’ottima prova. Piglio deciso e suono ben amalgamato in grado di offrire sonorità potenti e corpose per una formazione da camera.
Del resto tutta la manifestazione, sia per livello artistico che organizzativo, ha dimostrato di meritare la fiducia accordata da Istituzioni e aziende che hanno partecipato con patrocini, contributi e servizi.
Altri undici gli appuntamenti in calendario a Roma, Civitavecchia, Rieti, Tivoli.
Ora l’auspicio è che rassegne come questa vengano esportate in altre città italiane. Con questo proposito si è concluso il concerto: generosi applausi agli artisti e una vera ovazione a Uto Ughi, che ha concesso un bis fuori programma.
Poi il pubblico ha lasciato lentamente la sala, raggiungendo la bella piazza del Teatro dell’Opera, in uno scenario reso quasi esotico dalle palme rigogliose ondeggianti nella brezza serale. Poco lontano, dal piazzale della stazione affollato di giovanisssimi, si levava un fragore di suoni e voci assordanti: era l’elettroclash di una nota rassegna musicale giovanile.
Ma questa è tutta un’altra storia…
Distribuzione gratuita dei biglietti:
Messaggerie Musicali, Via del Corso 472
Orario: dal lunedì al sabato ore 15-19 (a partire dall’11 settembre).
Telefono 0668440247.

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