Terre d'Europa

Svizzera slow
Il crocevia delle Alpi

Testo e foto: Paolo Gianfelici



 La neve d'aprile di Andermatt sul San Gottardo, dove si arriva con il Glacier Express, attraverso il paesaggio incantato del passo di Oberalp

Andermatt (TidPress) – Prima che inizi la stagione dei prati fioriti, s’incontra ancora una volta la neve in questo paese sul Massiccio del San Gottardo, crocevia per eccellenza delle Alpi svizzere. Qui è l’imbocco del tunnel dell’autostrada per Lugano e Milano ed i vagoni panoramici del Glacier Express arrivano ad Andermatt, dopo essere passati attraverso il paesaggio mozzafiato del passo di Oberalp.
La nuova galleria ferroviaria del San Gottardo (in esercizio dal 2017) di cinquantasette chilometri (la più lunga del mondo) buca in profondità il cuore del massiccio montuoso con il rischio, però, che tutte le località della zona vengano tagliate fuori dai flussi turistici. I quattro cantoni interessati (Uri, Ticino, Vallese e Grigioni) hanno deciso così di dar vita al progetto di sviluppo San Gottardo. Il primo risultato sarà la costruzione della “Porta Alpina”, una straordinaria stazione ferroviaria sotterranea nel tunnel sotto Sedrun.
C’è da augurarsi che questi programmi, tra cui la costruzione, su iniziativa di un miliardario egiziano, di un enorme resort con migliaia di posti letto, non stravolgano in futuro l’identità e la fisionomia di questo grazioso paese.

Talmuseum Ursern

Andermatt

Le case dei Walser, la popolazione germanica autoctona, sono inconfondibili. Hanno le pareti esterne rivestite di listelli di legno, come le squame delle trote dei laghetti alpini. Dentro sono microscopiche. Vere casette di Biancaneve e soprattutto dei Sette Nani. Soffitti bassi e soglie bassissime. La camera dell’albergo è così. Però, se si ha l’accortezza di non sbattere la testa sulle travi di pino, può sembrare accogliente e protettiva, dopo una corsa su una slitta trainata da cani o una giornata passata sugli sci, lungo i duecento chilometri di piste che poggiano su una neve alta anche un metro.

Per vedere la casa di una famiglia benestante del luogo bisogna visitare il Museo della Valle. E’ stato costruita nel 1786. Il soggiorno con i massicci mobili rococò di noce è rimasto intatto. Come anche la camera da letto in ciliegio. Le altre camere ospitano le sezioni del museo dedicate alla vita militare ( Andermat è stato il ridotto alpino della Svizzera con fortini dentro il massiccio), al turismo che inizia nella metà dell’Ottocento, all’agricoltura.

Si parte da Andermatt con l’intenzione di tornare all’inizio dell’estate, quando il disgelo sarà compiuto e la valle brillerà di mille colori. L’autopostale potrà di nuovo percorrere tra strapiombi, gallerie e laghetti la strada dei tre passi (Grimsel, Susten e Furka) ed il treno riprendere l’antico percorso panoramico per il passo del Furka, bloccato per otto mesi all’anno dalla neve.

Info:

Andermatt Gotthard Tourismus
CH- 6490 Andermatt
info@andermatt.ch
www.andermatt.ch

Talmuseum Ursern
www.talmuseum-ursern.ch

Birdos
www.birdos.com
E’ il laboratorio ad Andermatt di un giovane americano che produce sci personalizzati nella struttura e nel design

01.04.2010

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