Terre d'Europa

Festival di Bregenz: West Side Story sull’acqua

di Paolo Gianfelici

I grattacieli di New York con lo skyline del Lago di Costanza. Il “teatro totale” di Leonard Bernstein. Una passeggiata tra le bancarelle del mercato dei fiori, con una fetta di Käseflanden in mano. Dall’alto del Pfänder si spazia dal Lichtenstein all’Happy End della Germania.


West Side Story
(foto:Anja Köler
Bregenzer Festspiele)

Bregenz (E.T.News) – Il palcoscenico del Festival è sospeso sulle acque del Lago di Costanza. I grattacieli di New York, che fanno da scenografia a “West Side Story”, sembrano crollare e affondare nel lago, mentre lontanissimo il sole tramonta lentamente dietro le colline della riva tedesca. Questo dolcissimo ed interminabile crepuscolo del Nord attenua un poco la drammaticità dell’opera di Leonard Bernstein, che doveva essere un musical nelle intenzioni dell’autore, in realtà è un esempio di “teatro totale”: musica, balletto, dialoghi recitati e cantati. Vale la pena di venire in questa graziosa cittadina austriaca, capoluogo del Vorarlberg, per godersi (ammesso che si riesca ancora a trovare un biglietto) questo spettacolo diretto dell’americana Francesca Zambello, con Marisol Montalvo nel ruolo di Maria e la musica dei Wiener Symphoniker.

Il programma del Festival di Bregenz ha in cartellone anche altri interessanti appuntamenti: “La Voix humaine” di Poulenc al Kornmarkttheater, “Das schlaue Füchslein” di Leos Janacek al Festspielhaus, concerti ed altre manifestazione artistiche (www.bregenzerfestspiel.com )

Oltre alla passeggiata lungo il lago, bisogna addentrarsi per le strade di questa città e visitare, la mattina, il mercato dei fiori. I colori sono intensi e vivaci: blu, rosso, azzurro che contrastano con il grigio del cielo, spesso piovoso anche d’estate, e l’aria nebbiosa della montagna. La gente cerca una compensazione cromatica, quando arreda i terrazzi delle case.
Accanto ai chioschi che vendono le piante, quelli che vendono i prodotti gastronomici del Land. In primo luogo tanti tipi di pane ricco dei cereali che crescono in questa terra di montagna. Poi i formaggi, l’altra grande specialitä del Vorarlberg. Il Sauerkäse, bianco, morbido, fresco, il Bergkäse, stagionato, ed il Schafkäse, affumicato. Dovunque sui ripiani troneggia la Käseflanden, la gran torta piatta al formaggio. E’ come la nostra pizza al taglio: pochi passanti rinunciano a farsene tagliare una fetta.

Bregenz, città antica e moderna con alcuni interessanti edifici d’architettura contemporanea, è circondata dalla natura. Ha alle spalle una catena montuosa alta circa mille metri e lunga qualche chilometro. I quartieri residenziali della città si inerpicano sul pendio tra le macchie di colore verde scuro dei boschi di castagno e quelle verde chiaro dei prati. La funivia del Pfänder arriva fino in cima, dove c’è un punto d’osservazione degli uccelli rapaci e dove si possono guardare i caprioli in branco. Quassù inizia il Bregenzer Wald, la foresta che si estende per decine di chilometri ad Oriente. Se il tempo è bello si vedono fino a cento cime di montagne. Sotto il panorama del lago di Costanza lungo molte decine di chilometri e stretto. A sinistra, in alto c’è il Lichtenstein, in basso il nuovo ed il vecchio corso del Reno che separa l’Austria dalla Svizzera. A destra l’isoletta di Lindau che si autodefinisce l’Happy End della Germania. Non c’è dubbio: dall’alto del Pfänder l’Europa è ai tuoi piedi.

Info: www.vorarlberg-tourismus.at e.mail: info@vtour.at


West Side Story
(Foto:Anja Köler Bregenzer
Festspiele)
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