Torino (TidPress) – La storia va a braccetto con la discrezione: l’edificio dell’Hotel Majestic di Torino della Starhotels ha la stessa età dell’Italia. E’ stato costruito nel 1861. L’entrata principale dell’albergo si trova sotto il portico di Corso Vittorio Emanuele II, a pochi passi dalla stazione di Porta Nuova. “La scelta dell’ingresso senza indicazioni appariscenti non è casuale”, spiega il vice direttore Francesco Bosca.”Nel nostro albergo si respira un’atmosfera tranquilla, con l’unico scopo di far sentire a proprio agio il cliente. E dargli un sorriso in più”.
I colori che predominano nella hall contribuiscono a creare accoglienza: la porta girevole introduce gli ospiti in un ambiente in cui predomina il rosa ed il verde della tappezzeria di poltrone e divani. Le applique di vetro bianco alle pareti dispensano una luce gradevole sull’insieme e sulle boiseries. Alcuni separé sempre in vetro dividono lo spazio. Si respira Torino all’interno del Majestic e l’albergo mostra con equilibrato orgoglio la propria appartenenza alla città.
Il palazzo dello Starhotels Majestic F. TidPress |
Piazza San Carlo Foto TidPress |
Sentire la storia significa avere gli occhi aperti sul presente. 1861: l’Italia diventa una nazione unita e a Torino sorgono palazzi che contribuiscono a renderla ancora di più la prima capitale di un paese nuovo. Sulla Piazza Carlo Felice, a pochi passi dall’attuale Majestic, la città si riempie di caffè dove trascorrere il tempo progettando nuove vite all’insegna di una libertà cercata ed ottenuta. L’albergo sembra aver incamerato da allora una dose di operosa serenità che continua a rilasciare nel tempo. Nelle stanze confortevoli e silenziose ci si muove oggi a contatto con una realtà gradevole che riesce a far rilassare anche in presenza di impegni. Sarà perché lo stile di vita del passato poneva al centro l’individuo che nel Majestic si riesce ancora a dare agli ospiti quel grado di attenzione in più.
Per vivere appieno l’esperienza Majestic si può trascorrere una sera nel ristorante “Le Regine” e accomodarsi sotto il lucernario Liberty, illuminato da un lampadario di cristallo. I piatti ed i vini sono raccontati prima di essere gustati da Massimiliano Rando, che oltre all’arte di servire le pietanze ha imparato quella di intrattenere gli ospiti, illustrando loro cosa assaporeranno e spiegando le specialità del Piemonte. E’ di Messina e, volando con la fantasia, la cena diventa un’occasione per ripensare alla sospirata Unità d’Italia. Massimiliano prima del 1861 avrebbe dovuto superare molte frontiere per arrivare qui. Il suo piglio deciso ce lo fa immaginare, se fosse vissuto 150 anni fa, intento a combattere con Garibaldi, per conquistare quella che a noi sembra una scontata libertà.
In qualità di cameriere esperto comincia invece consigliando il vino: un Barbera d’Asti corposo, dall’odore fresco e ricco di sentori di frutto di bosco. La prima esperienza Piemonte nel piatto comincia con una serie di verdure – zucchina, verza, cipolla, peperone – ripieni di tenero e gustoso macinato di vitello. Si passa poi a un vitello tonnato che non si limita ad accompagnarsi alla sua salsa, ma è servito con la marmellata di patate, una sorta di purea alla quale sono stati aggiunti aglio, pepe nero, coriandolo e una grattugiata di scorza di limone.
“Molti piatti tipici del Piemonte si servono con patate cotte nella brace, affettate e condite con una passata d’aglio”, spiega Massimiliano. Il momento dei primi porta un risotto al Castelmagno e salsa di Barolo ed agnolotti di carne con sugo di arrosto, olio e foglie di salvia. Il Barolo è la componente essenziale del brasato, mentre sul fronte delle verdure va in scena un tortino di cavolfiore con acciughe ed aglio. Il dolce non può che essere all’insegna del cioccolato sotto forma di liquore e di budino con amaretti.
La Torino d’altri tempi è un piacevole stile di vita che si adatta al presente, ma conserva qualcosa in più che rende misurati i movimenti delle persone e costruttivi i loro ragionamenti. “A partire dalla sera del 17 marzo a casa mia ho deciso di introdurre una novità”, racconta Bosca, “riunirò la famiglia in salotto e leggerò alle mie figlie la Costituzione: un capitolo al giorno. Innanzitutto, spero di riuscire a spiegare il vero significato di questo giorno di vacanza scolastica e poi parleremo dell’Italia, della nostra storia, del futuro”.
Il Majestic il futuro continua a trovarlo nella rassicurante presenza del passato.
Informazioni utili:
Starhotels Majestic
C.so Vittorio Emanuele II, 54 – Torino
Tel. +39 011 539153
Starhotels Majestic è il più grande centro congressuale alberghiero di Torino: dieci sale riunioni fino a 484 posti per una capienza complessiva di 730 persone. Il foyer è l’ambiente ideale per coffee break e cocktail nelle pause di lavoro.
L’albergo appartiene alla Starhotels, presente nelle principali città italiane, a Parigi e a New York.
www.starhotels.com
19.03.2011
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La hall dello Starhotels Majestic |
Il lucernario Liberty del ristorante Le Regine |