Testo e foto: E.D.
Salisburgo – Lo spettacolo della “piccola” Salisburgo è dedicato al pubblico più esclusivo. Luogo della quotidiana rappresentazione sono i cortili con i loggiati. Si aprono a pochi passi dalle vie più conosciute e frequentate e i punti più riparati, lontani dal continuo flusso turistico. La pasticceria Schatz indica come indirizzo la Getreidegasse, ma in verità si trova nel piccolo passaggio sostenuto da archi di muratura intonacata di bianco che collega la strada della casa natale di Mozart alla Universitätsplatz. Sedersi qui a un piccolo tavolino rotondo è come entrare in una nuvola di zucchero filato. Il bianco è il colore dominante dell’arredamento e lo spazio è così deliziosamente piccolo che sembra di accomodarsi per un tè e una fetta di torta in una casa delle bambole. Bambole pasticcere però, che deliziano i palati con creazioni freschissime e curate nei minimi dettagli quanto lo sono gli arredi e l’atmosfera.
Su un tovagliolo della pasticceria Schatz decido di tracciare un promemoria per andare alla ricerca di altri luoghi più o meno segreti, ma comunque tranquilli e ricchi di fascino. Immagino la piantina di Salisburgo come un gioco del tris e invece di procedere a disegnare il mio personale simbolo sulla linea orizzontale che corrisponde all’andamento delle vie più conosciute, mi appunto i percorsi perpendicolari. La successiva chicca che trovo in un cortile simile al primo è un negozio di fiori e spezie. Un artigianato antico e paziente crea bouquet profumati composti da chiodi di garofano, cannella, fiori secchi e perle. L’aroma si spande nel piccolo spazio e mi incanto a guardare piccole e grandi composizioni prima di decidermi per l’acquisto di un mazzetto di roselline e spezie tenuto insieme da un nastro giallo.
Mi lascio guidare dalla dimensione più minuta della città e scopro che anche sulla Getreidegasse si apre un mini negozio di liquori con una grande tradizione. La famiglia Sporer ha cominciato a produrre e vendere liquori nel 1903. Le dimensioni del loro locale sono rimaste le stesse e si adattano alla popolazione cittadina di allora: 30.000 persone. Adesso ci si può solo augurare che la manciata di clienti allineati al banco non sia composta da persone in sovrappeso, altrimenti si sarà costretti a gustare il proprio punch all’aperto.
Un mondo di figure intagliate nel legno e di mobili della tradizione contadina è racchiuso sulla minuscola Badergasse: osservo santi, angioletti, scacchiere e una varietà infinita di altri oggetti realizzati a mano e insieme alla tranquillità del luogo – davanti al negozio si trova anche una piccola caffetteria dove fare una sosta riposante – mi lascio coinvolgere anche dalla sua atmosfera che sa di boschi e di montagne. Gli stessi che ispirano le stoffe dei Trachten, i costumi tradizionali che, lasciando un momento gli spazi raccolti nelle viuzze e nei cortili, vado a scoprire nel negozio Lanz sulla Schwarzstrasse, al di là del fiume Salzach. Può sembrare incredibile come questi abiti siano rimasti uguali e belli nel tempo. Il Dirndl per le ragazze di ogni età è composto da una gonna arricciata e un corpetto sotto il quale si intravede la scollatura e le maniche a sbuffo di una candida camicetta. A completare il tutto è un grembiule in tinta con la gonna e con il fiocco annodato sul davanti. Un particolare svela se la fanciulla in questione è impegnata sentimentalmente o meno: infatti il fiocco annodato sulla sinistra significa che non è ancora sposata.
La passeggiata tra i piccoli luoghi mi ha portato nelle vicinanze del Duomo, dove, addossato alla montagna, si trova il complesso dell’abazia di St. Peter. Anche i luoghi più monumentali della città visti da qui sembrano lontani. Passeggio in una genuina dimensione quotidiana e faccio una sosta per gustare il pane del forno dell’abazia. Il vecchio mulino ad acqua fa girare la sua ruota incurante del tempo che passa ed i panini con l’uvetta hanno il sapore unico delle cose semplici e inimitabili.
Tourismus Salzburg
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