Testo e foto: Elvira D’Ippoliti
Ferlach – La frontiera si nasconde tra il fitto dei boschi. Austria e Slovenia si dividono le Alpi Caravanche e offrono ai visitatori tante possibilità per scoprire i reciproci territori, le tradizioni, gli sport all’aria aperta e la gastronomia.
Nella Rosental, una valle attraversata dalla Drava, che con la morbidezza del suo paesaggio è in netto contrasto con le vicine vette, un gruppo di ragazzi gioca ad arrampicarsi nel Boulder Garage. Gli istruttori non perdono di vista un bambino che senza sosta si aggrappa agli elementi di plastica colorata e sfidando la legge di gravità rimane appeso alla parete durante un percorso che può variare in ogni momento.
Le persone del paese di Strau dove si trova il “garage” passano con naturalezza dal tedesco allo sloveno.
L’indomani ho modo di provare il lato adrenalinico della Rosental. Il Seilpark Tscheppaschlucht è un parco in cui una sportiva Arianna ha dipanato il suo filo attraverso la chioma degli alberi collegandoli tra di loro con passerelle con diversi gradi di difficoltà. Imbracati in un insieme di cinture con ganci di sicurezza ci si sposta di ramo in ramo, imitando le scimmie senza mai raggiungere la loro agilità, ma – si presume – divertendosi di più. A chi non ritiene sufficiente l’altezza del tronco di un albero per provare sensazioni forti, il Seilpark mette a disposizione un “Flying fox” lungo 300 metri. Si vola agganciati a un cavo di acciaio da un punto all’altro del bosco attraversando un ripido canyon ingentilito dalla presenza del verde.
L’alternativa per chi ama tenere i piedi in terra è il cammino lungo la Tscheppaschlucht, una gola scavata nella montagna dall’impetuosità dell’acqua. Un sentiero permette di assistere alla trasformazione del Loiblbach da timido torrente in cascata impetuosa. In molti punti del percorso lo scroscio dell’acqua copre le parole. Non rimane che ascoltare l’energia della cascata, magari mentre si attraversa il ponte sospeso e arrendersi al suo potere. Gli strati di montagna tagliata come da una spaventosa sega elettrica raccontano la storia rocciosa del pianeta Terra dalla preistoria fino ad oggi.
Per riprendersi dalle emozioni e dal frastuono della cascata basta spostarsi di pochi chilometri in direzione Slovenia e raggiungere il Bodental. Un piccolo stagno dal poetico nome di Meerauge (occhio di mare) lascia i visitatori a bocca spalancata per il suo incredibile colore celeste. E come se un burlone avesse diluito nell’acqua litri di colore, ma in verità non si conosce la natura del fenomeno. La particolare sfumatura di colore è dovuta a una sostanza che è in sospensione nell’acqua e il cui delicato equilibrio è sconvolto ogniqualvolta vi cade dentro qualcosa. La foresta sommersa che s’intravede dalla superficie ha causato con ogni crollo in acqua una densa nube che ha impiegato giorni a sedimentarsi. Una leggenda narra di un carro trainato da buoi caduto nello stagno e inghiottito come da un gigantesco animale. Dopo aver percorso vie misteriose e sotterranee, dice la storia, il carro è riaffiorato nel lago di Bled in Slovenia. Eppure, leggende a parte a parte, il luogo dove si trova lo stagno è di una bellezza idilliaca. Un vasto prato verde favola (Märchenwiese) si estende di fronte al Gasthof Bodenbauer. Ci sediamo sulle rustiche panche di legno e gustiamo minestra e salumi, semplici e gustosi. La ricetta della vacanza perfetta sta scritta nella silhouette delle Alpi Caravanche che si stagliano sullo sfondo del prato.
Fotoracconto: Natura senza confini: i due versanti delle Alpi Caravanche
Il fiume Drava scorre largo con i suoi laghetti artificiali lungo la vallata. Chiedo consiglio su dove andare ad ammirarlo. Mi è suggerito un punto panoramico raggiunto da una strada che si snoda dal paesino di Maria Elend in direzione di Sekach. Attraverso un piccolo ponte sul fiume dove le automobili possono procedere in un unico senso di marcia e dopo aver lanciato sguardi alle case, nelle quali l’armonia degli abitanti si esprime nella cura del giardino fiorito e delle piccole edicole sacre, comincio a salire. Mi fermo in un punto panoramico. Dietro una solitaria panchina qualcuno ha messo un vaso di fiori, mentre davanti si estende la vastità di un prato in leggera discesa dove un gruppo di mucche pascolano in silenzio. Più in basso scorre la Drava che in questo punto assume i contorni di un lago. Mi siedo e mentre osservo i riflessi del sole sull’acqua, ascolto i racconti del vento.
Informazioni utili:
Carnica-Region Rosental, Sponheimer Platz 1, Ferlach www.carnica-rosental.at