Testo: Elvira D’Ippoliti, foto: Flavio Iannello
Bracciano (Roma) – Come sarebbe stata la storia dell’arte in Italia se non ci fossero stati i mecenati? Alcune famiglie nobili quali gli Odescalschi, i Ruspoli, i Doria Pamphilj e i Chigi hanno deciso di aprire al pubblico le loro dimore storiche a Roma e nel Lazio e di farle risuonare di musica ad alto livello. L’iniziativa “Domus Artium” prevede una serie di concerti che oltre a dare l’opportunità di ascoltare dal vivo importanti musicisti, permette anche di immergersi nella bellezza di castelli, ville e palazzi non sempre accessibili. Una ricetta di sicuro successo per riscoprire la bellezza in tutte le sue forme in un periodo che ci vede alle prese con le preoccupazioni legate al perdurare della pandemia. La prima serata si è svolta al Castello Odescalchi di Bracciano. Da lontano l’enorme mole del maniero lo fa apparire ancora più severo. Si sale la rampa di accesso e ci si ritrova in un cortile delimitato da un loggiato. L’’illuminazione celeste rende l’ambiente fiabesco. Il clima di metà novembre permette di rimanere ancora all’aperto a sognare storie di dame e cavalieri che si danno appuntamento in cortile per assaporarne l’atmosfera tranquilla e allo stesso tempo protetta dalle solide mura.
Anche i busti di marmo allineati lungo le pareti della sala dove si svolge il concerto sono illuminati, ma qui i faretti di colore arancione posti sul pavimento alla base della colonna rendono i visi di pietra quasi inquietanti. La violoncellista Nina Kotova e il pianista Jean Yves Thibaudet salgono su un piccolo palco e qualche attimo dopo la magia del cortile del castello impallidisce di fronte all’intensità della musica. Le note parlano, raccontano emozioni, ricerca di armonia, atmosfere leggiadre ed altre labirintiche. La sonata in re minore op. 40 di Shostakovich è una composizione complessa e come racconta dopo il concerto Nina Kotova “è una musica per raccontare tante epoche dell’umanità e che in questo periodo con le sue note può indicarci una strada, di certo non facile da seguire, verso una ritrovata armonia”. Nel programma del concerto anche brani di Frescobaldi, Debussy e Schumann e poi, una volta finiti gli applausi il testimone del buon vivere è passato al giovane chef stellato Antonio Ziantoni. I suoi piatti traggono origine da una semplicità di base, ma sono molto creativi ed emozionanti. Ad accompagnarli i vini della storica cantina Antinori.
Prossimi appuntamenti: Hilary Hahn & Andreas Haefliger al Castello Ruspoli di Vignanello (15 gennaio 2022); Luca Pisaroni a Palazzo Doria Pamphilj a Roma (5 febbraio 2022); Angel Romero a Villa Chigi Sacchetti a Castel Fusano (12 marzo 2022) www.domusartium.org
Foto copyright Flavio Iannello