Testo: Brunella Marcelli
La mostra evento ARTS ICONS, visitabile a Fidenza fino al 31 gennaio presso il complesso monumentale Palazzo OF/Chiesa San Michele di Fidenza, ci offre nel suo straordinario allestimento una chiave di lettura, quale percorso di continuità e fusione tra antico e moderno, tra storia e attualità. L’iconografia attraversa la storia dell’uomo. Esprime, interpreta e trasmette in maniera visiva e talvolta visionaria il senso di ogni epoca. Per questo, le icone ci rappresentano e sempre ci parlano, offrendoci continui rimandi, come se racchiudessero in sé una potente stratificazione di significato. All’ingresso, i coloratissimi cavalli pop di Marco Lodola posizionati sull’antico decumano creano una particolare skyline del Borgo, sintesi proprio delle due anime della città: quella medievale e l’altra contemporanea che sperimenta nuovi linguaggi, si immerge nel presente e si proietta nel futuro.
L’allestimento all’interno della Chiesa di San Michele stupisce. L’occhio si apre in una visione totale dove le singole opere vengono illuminate e valorizzate dal contesto, in un continuo dialogo tra i volumi delle architetture storiche e i leggendari pezzi di arte contemporanea; come se le barriere del tempo si annullassero e noi fossimo finalmente in grado di comprendere il reale valore di queste opere, nel loro intrinseco simbolismo di sentinelle profetiche del nostro tempo. Immagini Pop, archetipi che ci parlano. Le farfalle di Damien Hirst, le zucche a pois della Kusama, i fiori di Murakami, le fotografie di David LaChapelle, le opere di Jeff Koons: tutti artisti che attingono al passato per reinterpretare il presente, sperimentando linguaggi nuovi, ognuno con la propria originale visione del mondo, ognuno portando il proprio speciale messaggio.
Divertente e colorata è la toy art da collezione di Bearbrick e Kaws; mentre tra gli italiani, spiccano Marco Lodola, Angelo Accardi e Daniele Fortuna, talenti ormai riconosciuti a livello mondiale. Proseguo il percorso, apprezzando la prospettiva nel corridoio del palazzo costeggiato dalle sculture luminose di Lodola e le affascinanti provocazioni spray di TVBoy: una punteggiatura che ci accompagna nell’ultima sala, dove tre opere del francese Blek le Rat ci introducono all’artista “misterioso” che più ha segnato il nostro immaginario pop. Coprendo i muri di Parigi di ratti dipinti a spray, questo artista precursore della stencil art, anticipa di fatto il lavoro di Banksy che possiamo ammirare proprio in questa sala, a conclusione del nostro viaggio. Qui, oltre alle sue opere più iconiche come “Love is in the Air” e la “Girl with balloon”, troviamo anche un’opera mai esposta prima d’ora. Si tratta di “AGILE”, realizzata su cartone e rifinita a mano per raccogliere fondi in aiuto delle popolazioni ucraine vittime della guerra.
Organizzata dal Comune di Fidenza e a cura di Luca Bravo in collaborazione con la Galleria Deodato Arte, il percorso offerto da questa mostra evento può idealmente continuare al Fidenza Village, uno degli 11 Villaggi di “The Bicester Collection” nel mondo. Oltre a essere una rinomata shopping destination, il Villaggio diventa così anche un vero e proprio museo a cielo aperto grazie a installazioni artistiche e murales realizzati dai più noti esponenti della Street Art internazionale, come Camille Walala, Peeta, il duo artistico Urbansolid e Fidia Falaschetti. Un altro modo per continuare a fruire dell’arte, sempre immergendoci nelle tendenze della contemporaneità. L’eterno dialogo tra l’umano e i prodotti della sua creatività.