Val d’Ega, Carezza, foto: Wisthaler
Nel paese di Carezza, che dal 2019 ha aderito a “Turn to Zero” con l’obiettivo di misurare, ridurre e compensare la propria impronta di CO2 aziendale, la tendenza cromatica di stagione è ormai da tempo il verde. Siamo nel cuore delle Dolomiti e l’area sciistica della Val d’Ega (BZ) dominata dal gruppo montuoso del Catinaccio e del Latemar si è unita alla zona svizzera di Arosa per dare vita al progetto “Zone sciistiche climatiche alpine”. La Val d’Ega si distingue da sempre per l’attenzione rivolta alle famiglie e all’ambiente, che si traduce in una filosofia sostenibile e nella continua promozione di atteggiamenti responsabili. Qui, l’energia è green: l’elettricità viene prodotta da fonti rinnovabili e i rifiuti sono smaltiti con una rigorosa raccolta differenziata, mentre l’uso della plastica è ridotto al minimo indispensabile. La misurazione annuale dell’impronta in termini di CO2 rappresenta un’opportunità e uno stimolo per stabilire nuovi livelli di diminuzione delle emissioni, grazie al programmato passaggio dal gasolio al carburante HVO (oli vegetali idrogenati).
Inoltre, una progettazione ad hoc e un pilotaggio razionale degli impianti rendono l’innevamento artificiale delle piste – programmato solo quando le notti sono particolarmente fredde – ancora più efficiente. All’inizio dell’inverno, appena le temperature toccano i -10° C/-15° C, l’intero comprensorio viene innevato in appena 80 ore. Queste condizioni ottimali permettono di mantenere una soffice coltre di neve – prodotta utilizzando acqua in buona parte proveniente dal più grande, moderno ed ecologico bacino di raccolta “interno” di tutto l’Alto Adige – fino a marzo o addirittura aprile. E tutto ciò con un ridotto consumo idrico ed energetico. Grazie alle misurazioni della profondità della neve e ai dati GPS, l’impiego serale dei sei gatti delle nevi per preparare le piste è stato inoltre ridotto di circa un’ora. La diretta conseguenza è stata una riduzione del fabbisogno di carburante pari a circa il 25%.
Infine, la riduzione della velocità degli impianti negli orari di minor afflusso contribuisce a migliorare il bilancio energetico dell’area sciistica, che gode anche di una riduzione dei gas di scarico e dell’impatto dell’inquinamento acustico sulla flora e sulla fauna grazie alla sempre più diffusa abitudine dei turisti a servirsi dello shuttle per raggiungere le piste. Nel segno di un’etichetta green, tutti gli eventi organizzati a Carezza seguono semplici regole per preservare la natura, come l’utilizzo di prodotti prevalentemente locali, il progressivo abbandono di materiali stampati e l’impegno a incoraggiare l’uso dei mezzi pubblici per gli spostamenti.
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