Bad Kleinkirchheim – La Carinzia ama l’Italia e gli italiani adorano la Carinzia. Per andare alla scoperta della regione più meridionale dell’Austria si fa tappa negli alberghi dell’associazione “l’Austria per l’Italia Hotels” che per agli ospiti provenienti dal sud delle Alpi riservano un’attenzione in più (addetti alla reception che parlano la nostra lingua, dépliant e menu in italiano ecc.). Le loro offerte sono diversificate e con ottimo rapporto qualità-prezzo. Per informazioni e prenotazioni dall’Italia c’è il numero verde 800-977492 e quando si è già arrivati in Austria per orientarsi meglio si può chiamare 0043-1-8904371, a cui risponde in italiano una voce gentile e disponibile .
A pochi chilometri da Tarvisio in un punto in cui i confini tra Italia, Austria e Slovenia si confondono con facilità si trova Villach. Più di un secolo fa questa cittadina si ritrovò nel bel mezzo dell’importante asse di comunicazione ferroviario tra Vienna e Trieste.
La famiglia Mosser che già possedeva un albergo pensò di “allargarsi” con un progetto importante proprio a pochi passi dalla stazione di Villach. Oggi nell’Hotel Mosser il sapore del tempo che fu si respira qui e là con discrezione. Nella minuscola hall una vetrina ospita foto e documenti accompagnati da una collezione di vecchie chiavi e posate. Le pareti della scala sono in parte come dei pannelli funzionali su cui sono appese foto d’epoca: Villach in diverse fasi della sua storia recente, foto di gruppo del personale, vecchi registri degli ospiti. La giovane, attenta, attuale signora Mosser, ci conduce attraverso un giro che è anche un’immersione nella storia. “Qui”, fa notare indicando una foto d’epoca dell’albergo dove il personale è composto più che altro da donne (tra cui c’è anche sua nonna), “si capisce il clima di allora: gli uomini giovani erano tutti in guerra e a mandare avanti l’economia erano rimasti solo donne e anziani”.
La storia rimane nel Mosser fuori dalle stanze che sono moderne, ampie e funzionali. Alcune tuttavia conservano un delizioso gusto retrò. Dalle stanze affacciate sulla Bahnhofstrasse si ammira la facciata della chiesa di St. Nikolas illuminata nel periodo dell’Avvento dalla “fioritura” luminosa degli alberi lì di fronte. Alcuni mobili che si vedono nei corridoi sono ancora del vecchio albergo, accompagnati dai quadri tutti originali e in parte realizzati dalla mamma della proprietaria.
La sala della colazione si trova in una veranda al primo piano e dopo aver gustato dolci e salumi locali si può partire alla scoperta di una città molto vivace e accogliente, con la sua lunga piazza leggermente in salita piena di negozi e caffé. Sulla sommità troneggia il campanile della chiesa di St. Jakob che prima di Natale è stato abbigliato con un elegante “abito da sera” ricolmo di piccole luci. Le cose che si possono fare a Villach e dintorni sono tante: per esempio, salire sulla montagna Dobratsch per sciare e ammirare lo spettacolare panorama sulla valle o visitare Atrio, un originale centro commerciale, realizzato per far incontrare gli austriaci con i vicini italiani e sloveni in un complesso che segue le linee e le funzionalità di una piazza di città.
Da Villach si arriva facilmente in venti minuti d’auto o di treno a Velden sul Wörthersee, illuminata dalla luce più angelica dell’Avvento. La cittadina mondana (a Velden di trova uno dei più bei Casino dell’Austria con un ottimo ristorante con splendida vista sul lago) si trasforma in un grande mercatino di Natale affacciato sul lago, dove tra leccornie e idee regalo a divertirsi e a sognare sono soprattutto i bambini. Nel Rathaus (municipio) della città è allestito uno speciale forno degli angeli nel quale volenterose e pazienti fanciulle con tanto di tunica di raso bianco e ali si dedicano alla preparazione dei tipici biscottini di Natale.
Ai bambini non pare vero di poter maneggiare mattarello e farina senza doversi preoccupare di essere sgridati dalla mamma per aver sporcato. I pensieri più segreti sono affidati a dei palloncini che una volta usciti dall’apposito “ufficio postale aereo” attrezzati con bigliettino e candela sono lasciati volare in cielo fino a scomparire nel mistero.
Dopo aver dedicato la giusta attenzione al capoluogo della regione Klagenfurt con i suoi palazzi rinascimentali, i cortili segreti e l’ampio mercatino di Natale costruito intorno alla statua simbolo della città, il “Lindwurm”, una sorta di drago-serpente che, dice la leggenda, solo la furbizia di un gruppo di contadini riuscì a sconfiggere, ci inoltriamo nel verde ammantato di un sottile strato di ghiaccio invernale. Davanti a noi sfilano alberi dai rami candidi ormai chiusi come in una favola in un lungo e freddo sonno. Il Vogelbeere (sorbolo) che in estate rallegra con i suoi grappoli di bacche rosso acceso tutta le regione, si è arreso al gelo e le poche bacche rimaste ancora sugli alberi sono ricoperte da un sottile e affascinante strato di brina. Vicino al paese di Moosburg vediamo dei segni ondulati sull’acqua del lago Waldsee. L’acqua si sta trasformando in ghiaccio e quella sorta di onde orizzontali ne abbelliranno la superficie fino alla primavera e al risveglio. Le piccole isole ricolme di alberi sono strette nella morsa del gelo e rese misteriose da un sottile e costante velo di nebbia.
Nelle vicinanze di Feldkirchen da questa stessa nebbia emerge la gradevole architettura di una grande villa di campagna. Il Landidyll-Hotel Nudelbacher si trova su una piccola altura del terreno. La facciata color rosso scuro su cui si aprono ampi balconi e finestre custodisce una raccolta di stanze molto diverse tra loro. Si passa da quella in un lussuoso stile indiano a quella cinese, da quella in cui si respira la tipica atmosfera della baita carinziana di montagna a quella con le pareti ricoperte di tappezzeria di raso a strisce bianche e nere che porta il nome de “il padrino”. La famiglia Nudelbacher è un concentrato di simpatica accoglienza ed efficienza e ogni suo componente ha la dote di far sentire l’ospite subito a proprio agio. La cucina è curata, attenta alla tradizione ma soprattutto alla qualità, con prodotti che provengono dai contadini del luogo. Infatti basta abbandonare di pochi metri la strada principale per percorrere delle vie tortuose e affascinati che passano accanto a ordinate fattorie, attraversano paesi e costeggiano minuscoli laghetti come il Maltschach, chiuso nel suo gelido riserbo invernale.
La stagione invernale la fa da padrona nella vallata dove sorge Bad Kleinkirchheim, paese allungato e dedito al compito di deliziare i vacanzieri nei suoi tanti alberghi sia in estate che in inverno. Quest’anno la neve nella valle si fa attendere, ma per sciare o camminare attrezzati con racchette da neve nei boschi basta salire in alta quota. Un’ottima base di partenza è l’albergo Praegant che in coppia con il Kirchheimer Hof ha creato il marchio Harmony’s. Nel Praegant che si trova accanto a una piccola chiesetta molte stanze sono dedicate ai quattro elementi (acqua, aria, fuoco, terra) che sono il leitmotiv della generosa natura della Carinzia. Nella stanza della terra – la più particolare – si soggiorna in una sorta di candida scultura moderna nella quale non esiste il concetto di spigolo. Le forme sono tutte arrotondate: il letto, i comodini, il soffitto, un tavolino, la poltrona. Un semplice gioco di luci permette di cambiare colore al soffitto e a tutta la stanza. La finestra si affaccia sulle casette del paese con le montagne sullo sfondo.
Una paffuta luna piena sembra far parte della scenografia. Grandi cuori rossi compongono la testiera della stanza dedicata all’amore: che non fa parte dei quattro elementi, ma è fondamentale per la vita ed il benessere. La stanza del sole è un tripudio di luce e di colori in tutte le varianti del giallo. Un zona benessere con saune e piscina completano l’offerta che prevede per gli ospiti anche una tranquilla pausa caffè pomeridiana con dolci offerti fatti in casa e un ristorante che propone gustose minestre e piatti della cucina carinziana con “incursioni” nella cucina italiana.
Bad Kleinkirchheim è la più famosa località della Carinzia per gli sport invernali. Si parte do mattina in seggioviarr e si arriva a Feldpannalm, un gruppo di malghe in cima alla montagna. Dopo una sciata o una ciaspotata, Klaus offre nella Klemmerhütte una tavola imbandita di formaggi e speck prodotti da lui. E per finire la giornata sulla neve si scende a valle con gli slittini.
Info: L’Austria per l’Italia Hotels è un’associazione che raggruppa alberghi su tutto il territorio austriaco particolarmente attenti agli ospiti italiani. www.vacanzeinaustria.com Per informazioni e prenotazioni info@vacanzeinaustria.com Numero verde dall’Italia 800 – 977492 Dall’estero: 0043-1-8904371