Ivana Tamai
Arriva a 38 il numero dei siti tedeschi riconosciuti “patrimonio dell’umanità” dall’Unesco: siti di interesse culturale e naturale, che arricchiscono la variegata offerta turistica della Germania. Le “new entries” sono: le officine Fagus ad Alfeld, le palafitte ai piedi delle Alpi, le foreste primordiali di faggi nel nord della Germania, il teatro margraviale dell’opera di Bayreuth e, a giugno di quest’anno, il parco collinare Wilhelmshöhe a Kassel.
Ma come individuare l’itinerario fra un’offerta così ampia? Facile scegliere su www.germany.travel/it/index.html perché i 38 siti Unesco Patrimonio dell’Umanità sono stati suddivisi in sette aree tematiche. Così ognuno può scegliere quello più vicino alle proprie aspettative e agli interessi personali. Centri storici, architettura e design, natura, paesaggi e giardini, cultura industriale, rocche e castelli, storia spirituale e della cultura, chiese e monasteri. Ogni tema ha il suo patrimonio culturale e ambientale per il turista più esigente. Particolare attenzione è riservata alla sostenibilità, inserita nel tema del 2014 dalla Deutsche Zentrale für Tourismus (DZT): “Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO: turismo culturale e naturale nel segno della sostenibilità”. Si tratta di un aspetto di non poco conto in un’epoca in cui il rispetto per l’ambiente e la tutela delle culture locali sono sempre più i segni distintivi di un Paese culturalmente evoluto.