Timisoara (Tid-press) – All’ora della prima colazione, si sente parlare solo italiano nelle sale del Reghina Blu, un quattro stelle nuovissimo che richiama, anche nell’arredo, l’atmosfera funzionale e rilassante dei buoni alberghi tedeschi.
Gli imprenditori ed i tecnici italiani degli stabilimenti di scarpe e di borse, gli agronomi delle grandi aziende agricole, i dirigenti delle industrie tessili si preparano a raggiungere i loro luoghi di lavoro sparsi sulla pianura senza fine del Banato.
Tra i campi di granturco, colorati di giallo e marrone in questa stagione autunnale, sono spuntati negli ultimi dieci anni fabbricati variopinti che espongono il tricolore italiano, accanto a quello romeno. La presenza dei nostri produttori è importante e diffusa, forse più che in qualsiasi altra regione d’Europa, e di recente l’Enel ha acquistato l’intera rete di distribuzione elettrica del Banato.
Timisoara:Cattedrale cattolica/ Tid-press |
Timisoara: Piata Unirii/ Tid-press |
In tutta la Romania Occidentale (le province di Timis, Arad e Bihor) è florido il turismo d’affari, debole, invece, per quanto riguarda le presenze italiane, il turismo tout court. Eppure Timisoara ed Oradea (il capoluogo del Bihor) sono due città d’arte molto attraenti per le chiese e gli edifici tardo-barocchi e neoclassici. Il Palazzo dell’Aquila Nera d’Oradea, in puro stile Secessione, seduce con le sue colonne stilizzate e le vetrate colorate sulle volte della galleria.
Nelle città della Romania Occidentale si respira ancora oggi l’atmosfera della Mitteleuropa, ai primi del Novecento. Meglio conservata e più palpabile qui che nelle città di provincia dell’Austria, dove lo sviluppo ed il consumismo hanno trasfigurato le loro immagini tradizionali. Vale proprio la pena di passeggiare per le strade, le piazze ed i giardini dei capoluoghi delle storiche regioni del Banato e della Crisana. Si riceveranno emozioni intense ed uniche. Sembrerà di visitare, come accade, ad esempio girando per Trieste, l’Europa asburgica di un secolo fa.
Ma la Romania Occidentale non è solo Mitteleuropa. Ha un passato più antico da scoprire, fatto di chiesette di legno, di monasteri ortodossi e di fortezze. A Lipova, un altro luogo indimenticabile, con il suo bazar turco del Seicento e la chiesa della Dormizione della Vergine, innalzata a partire dal 1338, le lancette dell’orologio sembrano essere ferme da centinaia di anni.
Nelle province di Timis, Arad e Bihor vi sono dei siti naturali di straordinario interesse, come la Grotta dell’Orso, grande e solenne, con migliaia di statue modellate dalla natura carsica o il laghetto di Baile 1 Mai, dove fiorisce nelle calde acque termali una specie di ninfea unica in Europa. A Valea Vintului le montagne hanno i colori teneri dei prati ed il verde intenso delle conifere.
Baile Felix, una località termale attrezzatissima per curare alcune patologie, sta creando anche moderni centri wellness.
Sulle colline di Paulis domina, adesso che è autunno, il color ruggine. Dai vitigni è stata già raccolta la Cadarca, una specie d’uva autoctona che produce un vino denso e di colore rosso scuro.
L’ampia varietà d’eccellenti vini rossi, bianchi, liquorosi e spumantizzati sono un’altra piacevole sorpresa. Come anche i cibi. Il profumo ed il gusto delle minestre, dei wurstel, dei prosciutti affumicati, del gulasch e della carne alla brace ti fanno sentire che sei in una terra di frontiera, dove le tradizioni della cucina dei romeni, dei tedeschi, degli ungheresi e dei serbi sono arrivate a noi attraverso i secoli e, per fortuna, sono sempre vive e vitali.
In questa regione d’Europa, vicina a Budapest, a Vienna ed a Belgrado, si trovano le cose che oggi cerca il turista: arte, natura, ottimi vini, ristoranti ed hotel di qualità.
L’aeroporto di Timisoara è collegato con molte città italiane: Roma, Milano, Venezia, Palermo, Treviso ecc. Il prezzo dei voli è abbastanza alto: un biglietto a/r Roma-Timisoara costa attorno ai trecento euro. Per fortuna, si risparmia sull’albergo: circa 85 euro per due persone a notte in un quattro stelle . Speriamo che a partire dal 2007, con l’ingresso della Romania nell’U.E., la concorrenza delle compagnie aeree low cost si faccia sentire.
Gli italiani che arrivano qui per motivi di lavoro sono tanti. Non tutti hanno capito che nella Romania Occidentale ci sono posti molto più affascinanti del ristorante dell’albergo in cui dormono o delle discoteche. E’ un peccato, perché percorrendo solo poche decine di chilometri, scoprirebbero un concentrato straordinario di arte, cultura e gastronomia europea.
Info:
UFFICIO DELL’ENTE PER IL TURISMO ROMENO
Via Torino, 95 (Galleria Esedra), 00184 Roma
Tel.06.488 02 67 – 06.489 86 281
romania@progleonard.it
www.romania.it
24.10.2005
Paulis: i vigneti di Cadarka/ Tid-press |
L’autunno nel Bihor/ Tid-press |
Recas: la chiesa cattolica Tid-press |
Vinga: la chiesa cattolica Tid-press |
Vinga: la fabbrica della Pelletteria Maxim di Napoli
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