Roma (Tid-press) – Nei saloni e nelle gallerie di Palazzo Ruspoli, a Piazza San Lorenzo in Lucina, si tengono di solito grandi mostre d’arte. Eccezionalmente questa residenza del Cinquecento ha ospitato, i giorni scorsi, l’esposizione “Sensofwine” di vini e cibi delle venti regioni italiane.
L’ideatore dell’evento, Luca Maroni, famoso “analista sensoriale”, ha presentato
l’Annuario dei Migliori Vini Italiani 2006 (809 vini degustati) e la Guida dei Vini Italiani 2006 (20629 vini degustati).
I due libri sono la bussola indispensabile per orientarsi nella produzione vitivinicola italiana, così complessa, varia ed estesa dall’Alto Adige alla Sicilia.
Il vino rosso premiato è l’Harmonium 2003 della Casa Vinicola Firriato che ha sede nella provincia d’Italia con più viti: Trapani. Prodotto con uva “Nero d’Avola”, l’Harmonium contiene una fitta riserva di frutti di bosco (more e mirtilli neri).
Il miglior vino per il rapporto qualità-prezzo è il Cerasuolo Rocca Ventosa 2004 della Cantina Tollo in provincia di Chieti. E’ un rosso che molto bene si abbina con i salumi dell’Abruzzo.
Ho degustato un Amarone dell’Azienda Agricola Trabucchi che ho trovato buonissimo, benché non sia tra i premiati. E’ un rosso, color rubino intenso, molto concentrato, ma molto fresco. E’ del 2002. Non è stata una grande annata e l’enologo ha deciso di tenerlo in barrique solo due anni, il minimo consentito per l’Amarone. Ottimo il risultato.
Un americano o un tedesco quando bevono il vino di una regione italiana spesso, dicono: “sarei curioso di visitare il territorio dove si produce questo vino”.
I luoghi in cui maturano le uve dei migliori vini sono anche i siti naturali più belli ed intatti d’Italia. Un tripudio di colori si ammira nella Val d’Isarco, passeggiando in autunno sui sentieri di montagna, sopra i vigneti ed i frutteti. Nelle isole della Sicilia i filari delle viti, perpendicolari alla costa, sembrano entrare dentro l’acqua del mare. Le colline del Collio, a primavera, sono ricoperte da tenere foglioline di un colore verde tenue.
Il turismo in generale, specie quello incoming, attraversa un momento di flessione. Il turismo del vino,invece, è in crescita. Come in crescita è l’esportazione dei vini italiani nel primo semestre del 2005 ( + 10 %). L’Italia ha superato la Francia nell’esportazione di vino negli USA ed in Germania.
Nel 2005 è aumentata la quantità, qualità e soprattutto la convenienza dell’offerta. Sono molto migliorati i vini più economici dei produttori e non solo “quelli punta di gamma”.
Info:
07.11.2005
Roma: l’esposizione a Palazzo Ruspoli/Tid-press |
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