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Festival Internazionale di Musica e Arte Sacra

Elvira D’Ippoliti



 I Wiener Philharmoniker hanno eseguito la “Messa da Requiem” di Giuseppe Verdi, nella basilica di San Paolo fuori le mura a Roma.

Roma (TidPress) – L’immenso interno della basilica di San Paolo fuori le mura è gremito di spettatori. Tra il pubblico in solenne attesa spiccano i rossi cappelli cardinalizi. Alcune suore stringono tra le mani il programma del VI Festival Internazionale di Musica e Arte Sacra e si alzano in piedi per osservare meglio i maestri dei Wiener Philharmoniker sfilare solenni davanti all’altare. Li seguono altrettanto solenni i componenti del coro dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia. Mentre il direttore Daniele Gatti si concentra sulla partitura della “Messa da Requiem” di Giuseppe Verdi, lo sguardo si fissa sulle gigantesche statue ai lati dell’altare che con la loro maestosità rendono minuscola ogni altra presenza.

Basilica S. Paolo: i Wiener Philharmoniker

Basilica S. Paolo

Non quella della musica, il cui attacco è silenzioso, quasi impercettibile: sembra scaturire dal pavimento della chiesa, da ogni sua pietra, dalla sua stessa essenza. E così ne prende possesso, coinvolgendo il pubblico in un “dramma” che ha un significato molto più profondo di quello originario, la commemorazione del primo anniversario della morte di Alessandro Manzoni. Verdi ammirava lo scrittore e nel suo requiem riesce a racchiudere un’ampia gamma di sentimenti sul difficile e inevitabile tema della morte.

E lo riempie, lui che non era credente, di un significato religioso fatto di pietà, abbandono, rivolta ma soprattutto di quel “dies irae” che si interpone tra i diversi momenti come un tuono divino che scuote gli animi dei presenti. Non si tratta certo di una musica facile quella che viene eseguita nella basilica romana, ma è talmente coinvolgente e avvolgente da rendere l’atmosfera sacra della chiesa un contenitore ideale per un messaggio di fede e di speranza.

La bravura dell’orchestra e del coro sfidano la perfezione e regalano al pubblico uno di quei momenti che non sono facili da dimenticare.
Fuori la tiepida notte romana d’ottobre accoglie i visitatori ancora scossi da tanta bellezza musicale: una conferma che un briciolo di divino può manifestarsi in ogni uomo.

Info
www.festivalmusicaeartesacra.net

18.10.2007

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