Terre d'Europa

Germania
Friburgo: il Meridione tedesco

Testo e foto: Elvira D'Ippoliti



 La città più calda e più "ecologista" della Bundesrepublik ha un centro storico medievale ed è circondata da vigneti e da boschi

Friburgo in Bresgovia (TidPress) – Con l’onnipresenza del campanile della cattedrale, il “Münster”, che si scorge da ogni angolo della città, e con i piccoli canali gorgoglianti che si aprono lungo le vie principali, Friburgo è luogo antico e moderno al tempo stesso. Una città orgogliosa dell’affetto dei suoi cittadini e accogliente con tutti. Una foto datata 27 novembre 1944 mostra Friburgo distrutta da un attacco aereo. Unico miracolato da tanta furia devastatrice il “Münster”, appunto, una visione gotica di pietra rosata la cui costruzione cominciò nel 1200 per finire solo nel 1513, e intorno a cui ruota la vita della città. Da qui, dalla piazza che circonda la chiesa, dopo la Seconda Guerra Mondiale, Friburgo è ripartita verso il futuro. E lo ha fatto grazie ad uno dei suoi abitanti che aveva conservato gelosamente i prospetti dell’antico piano regolatore permettendo di ricostruire le stesse abitazioni nell’identico stile ed esattamente dove si trovavano prima. Il risultato è armonia, tradizione e modernità.

La porta della Foresta Nera

Il Duomo

Friburgo è anche una città che ha stretti legami con la natura che la circonda, come la “scura” distesa della Foresta Nera. A pochi passi dalla piazza del “Münster” e dopo aver attraversato un cavalcavia sopra una strada trafficata, ci si trova ai piedi di una collina, alla cui sommità si trova la “porta” della Foresta. Così, in pochi minuti, dal tranquillo centro cittadino ci si avventura alla scoperta di un luogo unico, ricco di leggende, che un tempo riuscì ad incutere paura ai romani che gli imposero il “fosco” nome. In questa parte della Foresta Nera che è sotto tutela di un parco naturale, il verde del bosco fitto d’abeti è spesso interrotto dal blu intenso dei laghi. La natura intorno alla città è spettacolare. Ad est si trova la regione del Kaiserstuhl, ricca di vigneti, un’invitante caratteristica a cui a sud, nel Markgräferland in direzione di Basilea, si aggiunge la possibilità di visitare le terme e provare la calda sensazione delle sue acque in luoghi come Bad Krozingen, Badenweiler e Bad Bellingen.

La vita cittadina è altrettanto gradevole. A Friburgo ogni negozio è una piccola scoperta. La scelta della merce, mai banale, è curata con attenzione come anche l’allestimento delle vetrine: una città dove il marito più allergico allo shopping si troverà a proprio agio. Sul marciapiede davanti ad ogni negozio, come da tradizione, vi è uno stemma formato da sassi di fiume che ne illustra l’attività. Per fare una pausa tra gli acquisti, c’è la Markthalle che è stata trasformata in un luogo d’incontro di molte gastronomie del mondo. Non appena vi si entra si sentono i profumi della cucina orientale che si alternano a quelli delle crêpes, ma anche ai classici würstel con i crauti. Poi si torna a percorrere le vie ai cui lati si aprono i “Bächle”, i piccoli canali che contribuiscono a rendere unica la città. Svoltando in una delle tante stradine ci si ritrova in una dimensione di piena armonia. Le case, intonacate con colori pastello hanno il tetto spiovente rivolto verso la strada.

L’architettura a Friburgo non lascia spazio alla casualità. Nel piccolo museo di storia della città si trova un plastico della fabbrica del “Münster” e dopo aver osservato con incredulità i “macchinari”, che poi erano delle semplici leve, usati per sollevare i massi, si torna a guardare la cattedrale. La facciata e l’interno sono arricchiti da statue di santi, profeti a cui si alternano demoni e altre figure grottesche. Le alte vetrate sono un trionfo di colori che “illustrano” storie di santi e della città. Fuori, sulla piazza, la mattina è allestito un mercato di frutta e verdura rigorosamente biologiche.
Perché Friburgo è una città con una forte impronta “ecologista”. E’ l’unica nella Bundesrepublik ad avere eletto un sindaco del partito dei Verdi. E’ giovane, ospita una famosa università, per le sue strade si respira un’aria concentrata di libertà, di leggerezza, d’anticonformismo, d’allegria. Vale la pena di visitarla con calma, restandoci anche due-tre giorni, per assaporare il piacere di scoprire un luogo che smentisce tutti i clichè sulla Germania grigia, triste ed un po’ noiosa.

Info:
www.fwtm.freiburg.de
www.messe.freiburg.de
www.konzerthaus.freiburg.de
www.freiburg.de

Per dormire:
Park Hotel Post Am Colombipark
Eisenbahnstraße 35/37
Tel. +49 761 385480
www.park-hotel-post.de
Accogliente e curato. Si trova a poche centinaia di metri dal centro storico di Friburgo, ma confina con un grande vigneto su cui si affacciano le finestre delle camere.

25.01.2008

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