Testo: Ivana Tamai
Non c’è stagione migliore dell’autunno per vivere un’esperienza multisensoriale che unisca il gusto con i profumi della terra. Dal profumo del mosto dopo la vendemmia a quello boschivo dei funghi, passando dal sentore erbaceo dell’olio novello, questo è il periodo migliore per un turismo olfattivo ricco di emozioni che ricordano l’infanzia. Ad Acqualagna, all’apice di questo trionfo di sapori e profumi c’è, da sempre, il tartufo. Anzi a sua “Maestà il Tartufo”, protagonista indiscusso della 59° Fiera Nazionale del Tartufo Bianco. A novembre questa piccola città, a una cinquantina di chilometri da Pesaro, ospita l’evento che combina sapientemente cucina, arte, cultura e natura. Sono stati più di 50 gli appuntamenti in programma tra show cooking, incontri, premi, spettacoli, concerti, ma anche laboratori per famiglie e bambini, caccia al tartufo e visite guidate. Punto di partenza per un itinerario gourmet, Piazza Enrico Mattei, centro del mercato del tartufo fresco. Sosta obbligata al Ristotartufo, per gustare i grandi classici della tradizione locale e poi una visita al Mercato del Gusto dove acquistare le eccellenze agroalimentari artigianali.
Per chi vuole approfondire l’aspetto enologico non è mancata una Masterclass di degustazione guidata di vini a cura di Food Brand Marche mentre al “Salotto da Gustare” è andata in scena la cucina stellata di cuochi e chef divenuti ormai delle celebrità. Tra i protagonisti: Richard Abou Zaki e Pierpaolo Ferracuti del ristorante stellato ‘Retroscena’, Simonetta Capotondo, in arte Sfoglina Simonetta, insegnante dell’antica arte della sfoglia all’uovo tirata a mattarello, Cristian Sanchi Grini, ristorante ‘Il Clemente’ di Urbino, il pluristellato Enrico Bartolini, star dell’alta cucina, Roberto Dormicchi, ovvero “Triglia di Bosco” personal chef e docente, Enrico Mazzaroni chef stellato del Tiglio di Montemonaco, Fabio Cappiello, chef stellato del Vespasia di Norcia e Giorgio Barchiesi, di “Giorgione – Orto e Cucina”.
La novità di quest’anno ha visto l’incontro tra il nobile tubero di Acqualagna e l’oro verde DOP di Cartoceto, un’altra eccellenza di questo territorio. L’olio è alla base di ogni cucina di qualità e questa nuova “alleanza” ha fatto risaltare al meglio i sapori autentici del territorio, grazie anche alla presenza degli chef. Forte di una tradizione olearia che inizia nel XIII secolo, Cartoceto oggi può vantare l’unica certificazione DOP olearia delle Marche. Qui si tiene annualmente la Mostra Mercato dell’olio di oliva, giunta alla sua 47° edizione. Ma Cartoceto si conferma la regina marchigiana dell’olio anche per il resto dell’anno. Adagiata tra le colline della Valle del Metauro affascina i visitatori con il suo inconfondibile paesaggio scandito da ulivi secolari che si affacciano sul mare e vigneti che si alternano alle strette stradine animate da piccole osterie ricche di quel fascino che solo le cose semplici e autentiche trasmettono. Un viaggio per scoprire frantoi e cantine storiche dove vivere un’esperienza immersiva fra antichi sapori oppure per gustare un aperitivo a base di formaggi caprini, insaccati e conserve artigianali con fragranti bruschette con olio dop, accompagnate dai migliori vini locali. Fino al 17 novembre Cartoceto, insieme a Pesaro, sarà anche Capitale della Cultura per una settimana. Cuore pulsante del festival sarà il settecentesco Teatro del Trionfo, destinato a diventare il primo Polo performativo multisensoriale d’Italia. In programma mostre d’arte, suggestivi concerti in aziende agricole, spettacoli teatrali incentrati sulla natura e la sostenibilità, L’alleanza virtuosa fra Acqualagna e Cartoceto è un modo di vivere un territorio che ha vocazioni diverse, ma un’unica identità attenta alla natura e alla sostenibilità, tratto inconfondibile del territorio marchigiano .