Testo e foto: Paolo Gianfelici
Bienne – Il centro storico di Bienne, la “Vieille Ville”, (questa è l’unica città europea bilingue francese-tedesco) è molto piccolo, ma molto vivace. Per arrivarci, partendo dall’Hotel Elite, in stile Déco, attraverso la città costruita nell’Ottocento e nel Novecento. Prima dell’abbassamento delle acque del lago, Bienne era solo un paese. Oggi è un importante centro industriale e di servizi. Il sabato mattina il mercato ortofrutticolo e dei fiori (Place du Bourg) è particolarmente animato, come anche i negozi delle specialità gastronomiche.
La città vecchia arriva alle prime pendici della montagna (il Giura). Lindenegg è un ristorante ospitato in una bella villa fine Ottocento, dove chef venuti da fuori si alternano ogni due mesi. Salgo più in alto fino alle Vignes du Pasquart. E’ la sede di una fondazione per la tutela dei vini e cibi biologici. Vicino ad un antico forno di pietra sono poggiate alcune grandi pagnotte appena cotte. Il vigneto si affaccia sul centro storico e sulla città moderna.
Riscendo nel centro storico per visitare il pittoresco mercatino delle pulci su “Le Ring”, frequentato in particolare dalla popolazione multietnica. Entro nella cioccolateria “Langel”. Non c’è che l’imbarazzo della scelta: cioccolato alla nocciola, al lampone, bianco, amaro e tanti altri gusti.
Visito il negozio del più bravo orologiaio di Bienne. Charles-Louis Muri, ripara e rimette a nuovo, nel rispetto di tutti i pezzi originali, antichi orologi da polso e da taschino di grande bellezza e valore.
Infine pranzo all’ombra dei tigli di una piazzetta al ristorante St. Gervais. Dopo una minestra fredda di verdure e di erbe primaverili, un enorme piatto di carne arrosta con contorni di stagione e salse colorate. Purtroppo il mio treno per Zurigo parte fra un paio di ore. Mi ripropongo di ritornare presto per esplorare la Bienne contemporanea proiettata verso il futuro.