Testo e foto: redazione TiDPress
I “Villaggi degli alpinisti” sono un’iniziativa dei Club Alpini, a cui hanno aderito quattro dei cinque principali paesi delle Alpi (non ancora la Francia) . Di recente sono entrati a farne parte i comuni di Balme in Piemonte e di Triora in Liguria.
Le montagne sono tra i più affascinanti monumenti della natura. Apparentemente salde e immutabili nei millenni. Le Alpi sono in realtà un ecosistema sempre più fragile e a rischio. Gli insediamenti umani sulle pendici dei giganti di pietra spesso sembrano dimenticarlo. La filosofia alla base dei “Villaggi degli alpinisti” suona come una dolce melodia per chi ama e rispetta la montagna: vicinanza con rispetto reciproco, movimento con le proprie forze. Tra i concetti base: il mantenimento delle architetture originali e con esse lo spirito del luogo. Al primo posto non può mancare la pratica dell’alpinismo. Dagli abitanti dei villaggi arrivano degli insegnamenti fondamentali. Innanzitutto, vivere la montagna significa fare un esercizio fisico impegnativo che non ne diminuisce il divertimento. Inoltre, si può essere attivi senza fare chiasso e senza necessariamente essere frenetici. La montagna è e dovrebbe rimanere un regno del silenzio, dei panorami sconfinati e dei lenti e rigeneranti respiri ad alta quota. I “Villaggi degli alpinisti” aggiungono a questi concetti anche e soprattutto la salvaguardia dell’ambiente naturale fatto di boschi e pascoli alpini.
Per immergersi appieno in queste realtà si possono scegliere villaggi come Mauthen in Carinzia. Il paese si trova vicino al confine con il Friuli su una strada di valico usata già ai tempi dei romani. Le possibilità per praticare sport alpini sono tantissime e agli escursionisti più golosi non mancano di certo le possibilità di scelta tra la cucina austriaca e quella italiana: basta superare il confine.
Rimanendo in Carinzia, ecco Mallnitz nel Parco degli Alti Tauri dove si trova anche la montagna più alta dell’Austria, il Groβglockner. Per prendere confidenza con il Großglockner si può camminare da Mallnitz al villaggio di Heiligenblut e proseguire fino al belvedere . Da qui si può partire, accompagnati da un ranger del parco e seguendo un sentiero, e raggiungere la postazione costruita per osservare – senza disturbare – le attività quotidiane degli stambecchi. La conoscenza dei ranger abbraccia tutti gli aspetti del parco e anche per i bambini la camminata si trasformerà in una bella esperienza per sapere tutto su marmotte, stambecchi, ma anche rocce e licheni che ricoprono le rocce in un ambiente ricco di fascino.