Come scegliere un ristorante? In base allo chef, certo, ma perché non considerare anche nella giusta misura il ruolo del cameriere? Per indirizzare i clienti e promuovere “l’arte del servire” è online la seconda edizione della guida “Noi di Sala”, curata dall’omonima associazione che ha lo scopo di rivalutare la figura del cameriere nella ristorazione attuale. La guida è l’unica interamente dedicata all’ospitalità e all’accoglienza in ambito ristorativo. In quest’ottica sono stati recensiti duecento i locali, quanto di meglio il nostro Paese è in grado di offrire in termini di servizio in sala e di capacità di donare alla clientela un’esperienza di altissimo livello. Anche le pizzerie, di solito considerate alla stregua di una serata informale possono inserirsi a pieno titolo nella lista dei locali dove il servizio è particolarmente accurato.
Dietro alla capacità di un bravo cameriere di illustrare i piatti che si andranno a mangiare o nel dare consigli, c’è necessariamente uno studio. Troppo spesso la figura del cameriere è associata a una tipologia di lavoro quasi improvvisato, mentre nella valutazione di un ristorante è quasi sempre il personale di sala a essere il vero biglietto da visita per i clienti. In Italia fino a pochi anni fa accadeva spesso di incontrare camerieri competenti e di buon umore che si rivelavano le vere colonne portanti dei rispettivi ristoranti. Ora è diventato più difficile trovarli ma è proprio questo il momento di dare spazio a giovani preparati e appassionati che possano anche fare da promotori, in maniera chiara e sintetica, per i tantissimi prodotti tipici italiani che meritano, soprattutto con i clienti stranieri, una giusta introduzione prima di essere assaporati.
I primi assegnati:
Premio “Miglior Servizio di Sala”, Ristorante Arnolfo (Colle di Val d’Elsa)
Premio “Miglior Servizio Vini”, Ristorante Agli Amici (Udine)
Premio “Come a casa”, Antica Bottega del Vino (Verona)
Premio “Miglior Servizio Giovane di Sala”, Ristorante La Trota dal ’63 (Rivodutri)