Ivana Tamai
La suite Callas
Roma – Ne avrebbe compiuti 90 in questi giorni Maria Callas, ma pur nell’assenza fisica per la sua scomparsa prematura, a soli 53 anni, la drammatica purezza della sua voce, quella sì immortale, è più viva che mai.
Al grande soprano (ma il termine è assai riduttivo per l’eccezionale estensione della sua voce) è stata dedicata, il 2 dicembre scorso, una splendida serata nella magica ambientazione natalizia dell’hotel Quirinale, storico albergo romano affacciato sulla centralissima Via Nazionale. Una location non casuale, visto che proprio qui la cantante amava soggiornare quando si esibiva nell’adiacente Teatro dell’Opera. Qui si trova la suite a lei intitolata, recentemente inaugurata, e un corridoio segreto, (fino a poco tempo fa sconosciuto ai non addetti ai lavori ) che collega direttamente l’albergo al palcoscenico del celebre teatro romano.
La serata ha offerto l’occasione per ripercorrere la vita privata e artistica della Callas attraverso il documentario della NBC Universal Global Networs Italia prodotto nell’ambito della rassegna “Donne nel mito”.
Grazie alle testimonianze del libro “La divina in cucina” di Bruno Tosi, per tutta la settimana lo Chef del ristorante del Quirinale realizzerà i piatti preferiti dall’artista che qui aveva il suo approdo romano.
Il ritratto della Callas, realizzato dall’artista Giovanni Truncellito, campeggiava nel grande salone illuminato a festa. Il volto serio e misterioso era la tangibile testimonianza visiva della sua grandezza. Tutto il resto era suono, le arie di Tosca e Violetta, di Medea e di Norma inondavano il salone, interpretate da quella “voce dell’anima” con cui la Divina seppe incantare, nella sua troppo breve carriera, il pubblico di tutto il mondo prima di concludere drammaticamente un’esistenza segnata da un insondabile senso di solitudine.