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Roma – Luci soffuse e musica di sottofondo: nel ristorante “Cavallini”, nel quartiere Prati a Roma, la piacevole serata comincia con una deliziosa focaccia alle cipolle e un bicchiere di Bardolino. L’elemento caratteristico di questo locale in stile minimal-chic appare però subito la cortesia. Di Gabriele, il proprietario che accoglie gli ospiti come se fossero invitati a casa sua e di Paolo, il direttore di sala che insieme alla cameriera si muove veloce tra i tavoli e dà a ognuno la giusta dose di attenzione. Delle grandi tende rosse donano all’ambiente un tocco di teatralità contemporanea che contribuisce a rendere ancora più affascinante il passare qui alcune ore. Dalla cucina arrivano piccoli amuse-bouche: salmone croccante su una purea di sedano rapa, un abbinamento insolito e ben riuscito. Nel menu sono proposti dei percorsi culinari, di mare, terra, vegetariano o gli “speciali Cavallini” ma gli stessi piatti è possibile ordinarli anche alla carta e spaziare da un percorso all’altro. Lo chef Pietro è giovane ma, visto che l’unione fa la forza, si fa consigliare volentieri. Il risultato è ottimo, leggero e saporito allo stesso tempo e con quel tocco di creatività che rende il lavoro in cucina (tutti i piatti sono preparati al momento) un impegno al quale dare un’impronta personale. “Entrano in scena” e nei piatti il flan di broccoli siciliani e spuma di Brie, il delicato risotto Carnaroli bio agli scampi, pane croccante al timo, limone e basilico, la fettina di tacchino panata con mais soffiato e patate al forno di Avezzano. Impossibile non provare il dolce, la sbriciolata Cavallini, ad esempio e poi ripromettersi di tornare qui per un pranzo (due primi e due secondi diversi ogni giorno) o una cena (il menu cambia ogni tre settimane) come in ogni teatro la programmazione.
Informazioni utili:
Cavallini – Food, wine, spirit
Via Pietro Cavallini 23, Roma