Ivana Tamai
Se non fosse che al brindisi di Capodanno manca quasi un mese l’affollata kermesse di Sparkle day 2015 ha fornito una positiva prova generale nelle splendide sale dell’Hotel Westin Excelsior lo scorso 22 novembre. Protagoniste le bollicine appunto, tratto distintivo della migliore produzione spumantistica italiana che ormai da 13 anni viene valutata e premiata dalla Guida Sparkle redatta insieme alla prestigiosa rivista enogastronomica Cucina & Vini.
Sponsor ufficiali dell’evento il Consorzio di Tutela del Parmigiano Reggiano e l’Antica Pasticceria Muzzi che, con la degustazione dei dolci natalizi, ha anticipato la magica atmosfera delle feste di fine anno.
Ben 70 le eccellenze vinicole premiate quest’anno con le 5 Sfere. Un trend in ascesa che, spiega il curatore del volume e direttore di Cucina & vini Francesco D’Agostino, trova conferma in un export italiano in continua ascesa : 414 milioni di euro nei primi 7 mesi, con una crescita del 17% rispetto allo stesso periodo del 2013.
La maggior parte delle 5 Sfere sono state assegnate a i più noti territori del Nord Italia come Conegliano, Valdobbiadene, Trento, Piemonte, Alto Adige, Franciacorta e Oltrepò Pavese, storicamente vocati a questa produzione spumantistica, eppure qualcosa sta cambiando.
Anche nell’Italia centro meridionale, tradizionalmente meno incline alla produzione di spumante secco, emergono infatti regioni come l’Abruzzo, la Puglia e l’Umbria premiate dalle 5 sfere della Guida 2015.
Un settore in grande fermento dunque, seguito con attenzione dalla critica e dal grande pubblico dei consumatori, in grado di raccontare anche all’estero il successo delle eccellenze italiane.