Ivana Tamai
Firenze – Oltre cento opere di grandi artisti raccontano il rapporto tra arte e sentimento del sacro. Un rapporto non semplice, talvolta conflittuale, mai del tutto interrotto. Le opere di artisti italiani come Felice Casorati, Renato Guttuso, Lucio Fontana e internazionali come Vincent van Gogh, Edvard Munch, Pablo Picasso, Henri Matisse si confrontano in questa mostra che offre un’occasione straordinaria per riflettere sul tema della fede nell’arte.
Grandi protagonisti della mostra sono capolavori come l’Angelus di Jean-François Millet, eccezionale prestito dal Museo d’Orsay di Parigi, la Pietà di Vincent van Gogh dei Musei Vaticani, una delle rare opere sacre dell’artista; la Crocifissione di Renato Guttuso proveniente dalla Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma, la Madonna di Edvard Munch, una delle immagini mariane più provocatorie dell’Ottocento e la Crocifissione bianca di Marc Chagall, proveniente dall’Art Institute Museum di Chicago, l’opera d’arte più amata da papa Bergoglio.
Artisti così diversi eppure uniti dal medesimo bisogno di confrontarsi, anche in modo conflittuale, con la dimensione della trascendenza in opere che emanano ognuna una spiritualità particolare e unica.
Il percorso espositivo si snoda in ampie sale ritmate da un sistema di campate, come in un chiostro ideale. L’esposizione è articolata in sette sezioni: dal soggetto della Madonna , simbolo di un forte desiderio di ascesi, alla narrazione evangelica a cui è dedicato ampio spazio: l’Annunciazione, Miracoli e parabole, Passione (sentita come allegoria del dolore universale), l’Ultima Cena, la Crocifissione, con opere di Picasso, Chagall, Guttuso, Fontana. A tratti emerge l’ispirazione suscitata dalle grandi opere del passato di Mantegna e Holbein il giovane, come nel caso della raffigurazione della morte di Cristo.
Un’altra sezione è Spazi del sacro che mostra le molteplici soluzioni adottate fra Ottocento e Novecento nella costruzione e decorazione degli edifici del culto cattolico, mentre la parte conclusiva è dedicata alla dimensione privata e intima della Preghiera: da non perdere il celeberrimo Angelus di Millet, sublime testimonianza di religiosità contadina in una rarefatta luce campestre e la Preghiera di Casorati, nella sua eleganza ieratica.
Altri due elementi rappresentano un valore aggiunto della mostra : il completamento di importanti restauri che portano benefici durevoli al patrimonio artistico e i percorsi didattici specifici per le scuole che testimoniano l’attenzione al pubblico più giovane.
Una mostra di grande impatto che si inserisce nell’ambito delle manifestazioni organizzate in occasione del V Convegno Ecclesiale Nazionale, che si terrà a Firenze tra il 9 e il 13 novembre 2015, al quale interverrà anche papa Francesco.
Info
“Bellezza divina” – sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica Italiana.
Promozione e organizzazione: Fondazione Palazzo Strozzi, Arcidiocesi di Firenze con la collaborazione Ex Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della città di Firenze e Musei Vaticani
Catalogo Marsilio Editore
Orari: tutti i giorni (fino al 24 gennaio 2016) 10.00-20.00, giovedì 10.00-23.00. Dalle ore 9.00 solo su prenotazione.