Consorzio di tutela vini Roma DOC
Redazione TiDPress
Roma – Concentrare 2500 vini e 350 ristoranti in un unico luogo: Vinoforum 2021, la manifestazione romana arrivata alla sua diciottesima edizione che si svolge fino al 19 settembre nel Parco di Tor di Quinto, riesce in questa impresa. Le tante degustazione, gli incontri, le cene degli chef stellati e molto altro ancora illuminano gli ultimi scorci dell’estate romana e rendono il tema del vino un’affascinante viaggio nei sapori e nelle tradizioni. In linea con questa filosofia il progetto “Lazio in Movimento” ha presentato all’interno di Vinoforum la produzione di 11 aziende che tra litorale e Castelli romani si impegnano per migliorare sempre più la qualità dei vini laziali. Il progetto “Lazio in Movimento” associa infatti i produttori agricoli laziali per dare la giusta visibilità a livello nazionale e internazionale a dei cibi e dei vini che troppo spesso si presentano singolarmente. Una sorta di “l’unione fa la forza” che aiuta ogni azienda a creare la giusta vetrina per le proprie eccellenze.
Il produttore “Etruscaia” come racconta il nome segue le orme del popolo che ha preceduto i romani nella coltivazione della vite e cioè gli etruschi. Le uve sono coltivate vicino al mare su un terreno che regala al vino sapidità e un pizzico di mistero che ricorda l’antico popolo di cui non si è mai riusciti a svelare la scrittura. Il “Bibi” è un Malvasia Igt Lazio che affascina il palato con una nota elegante e fresca. È un vino che racconta il desiderio di raggiungere una qualità superiore e invita chi lo beve a seguire il lavoro dei due produttori Lamberto e Olga che oltre al vino si dedicano all’olio e alle confetture. Se ci si sposta dal mare alle colline vicino Frascati si incontrano i vini biologici (come quelli di Etruscaia) della “Tenuta Santi Apostoli” dove oltre alle viti si coltiva la convinzione che “la qualità del vino si determini prima in campagna e poi in cantina”. Il Vermentino 2018 è un vino dal gusto pulito arricchito da note erbacee che raccontano del vento che accarezza i grappoli che si nutrono della terra scura del Vulcano Laziale.
Sempre a Frascati è la sede del “Consorzio di tutela vini Roma DOC”, un nome impegnativo che permette di coltivare oltre alla qualità anche un’idea diversa della capitale d’Italia, intesa come città nelle cui immediate vicinanze si trovano cantine dove fare degustazioni e scoprire i rossi e bianche dei viticultori che seguono il disciplinare della DOC Roma. “Quello di Roma è il comune agricolo più grande d’Europa” sottolinea il presidente del consorzio Tullio Galassini che preannuncia anche un’ottima vendemmia per il 2021. Il territorio vinicolo del Lazio è un armonioso insieme di colline e zone pianeggianti, con terreni vulcanici, laghi, zone collinari e pianure bonificate con un’altitudine che arriva fino ai 600 metri. Oltre al litorale l’area della produzione della DOC Roma comprende la Sabina romana, i Colli Albani e parte della campagna romana.