L’estuario della Gironda, dove i fiumi Garonna e Dordogna si incontrano prima di sfociare nell’oceano, è un territorio che sorprende il visitatore per la ricchezza della flora e soprattutto della fauna, composta da una grande varietà di uccelli migratori, pesci e crostacei. E’ il più grande estuario dell’Europa occidentale (lungo 75 chilometri e largo da 5 a 15 chilometri) e un’area di grande importanza ecologica e geologica: vaste paludi, isole e banchi di sabbia.
La regione è rinomata per i suoi vigneti. Lungo tutta la riva sinistra si estende la zona del Médoc, che si presta alla viticoltura grazie alla permeabilità dei terreni di ciottoli. I migliori vigneti sono quelli affacciati sull’estuario, grazie alla luce del sole riflessa dalla grande superficie dell’acqua. La ritenzione di calore del terreno ghiaioso determina le condizioni per una maturazione ottimale dell’uva. Qui si trovano le più famose denominazioni dell’Haut-Médoc. Il percorso su almeno una delle strade dei vini e relativa visita degli châteaux è d’obbligo. Il più famoso è Château Margaux. Finiti i vigneti appaiono sulla riva destra le paludi e le dune. E’ straordinaria la varietà e l’unicità di questo territorio, dove a brevissima distanza si passa dalla coltivazione delle uve che producono i più conosciuti vini al mondo ad una natura aspra e selvaggia.
Sulle colline della riva destra della Gironda si trovano Blaye e Bourg. La vista dall’alto sulle acque fangose dell’estuario, è molto affascinante. Vicino Blaye si puo visitare il forte di Vauban e, in primo luogo, alcune delle nove isole dell’estuario: Patiras, Margaux e Nouvelle. Esse ospitano una riserva ornitologica protetta: spatole, cicogne e aironi.
Battelli grandi e piccoli solcano le acque della Gironde. I passeggeri arrivano al mare a bordo di imbarcazioni, alcune veloci, altre lentamente per dare la possibilità a chi è a bordo di assaporare ogni particolare della flora, della fauna e della secolare presenza umana sulle rive. In fondo all’estuario appaiono i famosi fari: Cordouan, il più antico d’Europa, Grave, Richard, e Patiras. Poi l’immensità dell’oceano.