Testo e foto: Paolo Gianfelici
Lech – La mattinata è piena di sole e il cielo azzurro intenso, disegnato da qualche nuvola bianca sopra le montagne alte tremila metri. Sono vicinissime e basta solo avere voglia e gambe per affrontarle. Parto con la guida alpina Manuel da Zürs, la frazione di Lech. Si attacca subito in salita l’Anello Verde che cinge tutta la località con un cerchio d’alta quota. Percorrerlo per intero dura tre giorni. Noi ci limiteremo a mezza giornata di cammino. Il sentiero è strettissimo, scosceso e ripido. Qualche cespuglio di lato. Sui pascoli crescono bellissimi fiori gialli e rosa. A un certo punto il sentiero coincide con il percorso del rivolo d’acqua che scende copioso e veloce dalla montagna. Devo fare molta attenzione. Siamo saliti di alcune centinaia di metri e arrivati su un altopiano. Il panorama è stupendo. Le montagne sono striate di neve verso le cime. A giugno, mi informa Manuel, i prati erano ancora coperti da un manto bianco. La natura si è trasformata con una velocità incredibile, assumendo nuove sembianze dai colori vivaci e profumi intensi. Sopra di noi l’immensa piramide di pietra di una montagna. Si va avanti fino al Zürsersee (2200 metri circa). E’ un luogo misterioso, legato ad antiche leggende di streghe.
Alle sette di sera passeggiata al tramonto sopra Oberlech. Panorama Fantastico a 360 gradi. La roccia del massiccio dell’Arlberg ha un colore rosso dorato. Sotto, i boschi e i prati sono color verde scuro. Le montagne altissime appaiono come dei giganti che potresti toccare con la mano. Gli ultimi raggi del sole illuminano uno scenario che riempie gli occhi e il cuore. Niente è più bello della natura che rappresenta lo spettacolo di se stessa. Percorro alcune centinaia di metri ed entro nello Skyspace, l’installazione di James Turrell: una cupola con una finestra circolare aperta sul cielo. Il suo colore si modifica per effetto del tramonto e della mescolanza dei toni gialli, viola e blu delle luci artificiali. Il pubblico seduto in cerchio osserva in silenzio.
Dopo due giornate dedicate alla contemplazione del paesaggio, fa molto piacere meditare per un’ora sul rapporto tra uomo e natura.
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