Terre d'Europa

Bruxelles: i fiori di ferro

Una passeggiata nella città alla scoperta dell' Art Nouveau, fiorita a Bruxelles per merito dell’architetto-artista Victor Horta. Gli edifici da lui progettati in ferro e vetro si inseriscono nell’architettura tradizionale della città, composta da case strette e alte con le facciate di mattoni.

Bruxelles: i fiori di ferro

Testo e foto: TiDPress

Click sulla foto per ingrandire

Musée des Instruments de Musique (MIM) Click sulla foto per ingrandire

Bruxelles  – Il proprietario della bancarella sulla Place du Grand Sablon sembra uscito da un quadro di Jan Vermeer. Il suo volto sbuca tra porcellane e gioielli messi in mostra con eleganza. Tutti gli stand del tradizionale mercato dell’antiquariato hanno pareti e tetto di stoffa a righe rosso e verde. Il sabato mattina Bruxelles espone qui oggetti che deliziano gli occhi di appassionati e curiosi: vasi, quadri, posate, argenteria, gioielli. Tutto presentato con grazia: un piccolo esercito del buon gusto nel quale si mischiano chicche e rarità. Il cielo è grigio, ma l’atmosfera per cominciare a scoprire il lato artistico di Bruxelles è perfetta. Ad uno sguardo più attento si notano tra gli oggetti dei vasi di vetro dai colori tenui ornati con rami e fiori dalle linee semplici ed opulente allo stesso tempo.

L’Art Nouveau è fiorita a Bruxelles, anche per la particolare cura con la quale vi si è dedicato l’architetto-artista Victor Horta. Gli edifici da lui progettati e realizzati si inseriscono nell’architettura tradizionale della città, composta da case strette e alte con la facciata di mattoni, portando un vento di novità. Horta piega al suo volere il ferro e ne fa, insieme al vetro, la struttura portante delle sue creazioni. Le linee si ammorbidiscono e gli spigoli sono sostituiti da sinuose rotondità. Bruxelles si è trasformata così nel tempo in un museo all’aria aperta. Le sue vie sono percorsi lungo i quali imbattersi in una delle tante case (dette Hotel) fatte costruire da Horta e l’impatto porta invariabilmente ad una lunga contemplazione. Alcuni “Hotel” sono diventati contenitori di musei, come quello sulla Rue Montagne de la Cour che ospita il Musée des Instruments de Musique (MIM).

Click sulla foto per ingrandire

Click sulla foto per ingrandire

Il metallo brunito di cui è composto il palazzo risplende in maniera più o meno intensa in relazione alla luminosità del cielo. Durante la passeggiata mattutina, salendo dalla Grand Place su per la Hofberg, si rimane affascinati dalle sue linee aggraziate e originali. Nel pomeriggio, quando il cielo si apre e splende il sole, l’esterno del museo diventa una stella nel firmamento dell’Art Nouveau. Ogni particolare architettonico, colpito dai fasci dell’intensa luce naturale, acquista un risalto molto particolare. Come il tetto della torretta di ferro battuto intrecciato che fa assomigliare il palazzo ad un castello.

Dalla veranda-ristorante dell’ultimo piano si apre una terrazza sulla città. Grattacieli e architetture tradizionali di Bruxelles si stringono uno accanto all’altro, quasi a voler contrastare il freddo vento invernale. Nel ristorante va in scena la gradevole pausa caffè pomeridiana, mentre ai piani inferiori si cammina tra le stanze muniti di cuffia agli infrarossi. Non appena ci si avvicina ad uno dei numerosissimi strumenti esposti, si ascolta la registrazione del suo suono. La visita diventa così una solitaria esplorazione nei secoli attraverso la musica.

Click sulla foto per ingrandire

Click sulla foto per ingrandire

Conservando le note come compagne, si va alla ricerca di altre testimonianze di Art Nouveau come il palazzo che contiene il Centro Belga del Fumetto, o il Museo Horta, il cui edificio è stato dichiarato dall’UNESCO Patrimonio Mondiale dell’umanità.
Nel tardo pomeriggio il cielo si è fatto di nuovo grigio, ma il vento sembra portare con sé la promessa di mostrare alla prossima visita il lato verde di Bruxelles, composto da quartieri solo apparentemente periferici, nei quali il verde dei prati irrorati da piogge generose diventa quasi abbagliante e l’acqua dei laghetti è placida e cristallina. Le case e le ville sono una continua fonte di stupore e la loro armonia è l’espressione artistica più importante per gli uomini: quella che permette loro di vivere bene.

Click sulla foto per ingrandire

Click sulla foto per ingrandire

 

Ufficio Belga per il Turismo
Bruxelles – Vallonia
www.belgioturismo.it

Musée des Instruments de Musique (MIM)
www.mim.be

 

Condividi su:

Riproduzione riservata © Copyright TidPress per Terre d’Europa.