Testo e foto: Paolo Gianfelici
Norcia – Dalle pendici della montagna l’altopiano di Castelluccio sembra costellato di laghetti colorati di blu e di rosso. E’ mezzogiorno. I raggi del sole si riflettono sui campi di papaveri, iris, margherite e senape selvatica come su grandi pozze d’acqua. L’accostamento delle varie tinte crea effetti e sfumature sorprendenti.
Nel mese di novembre di alcuni anni fa, attraversando il Parco Nazionale dei Monti Sibillini, ero stato colpito dal cupo grigiore dei Piani di Castelluccio e delle montagne circostanti. Un’atmosfera desolata, lunare, molto in carattere con la leggenda della morte di Ponzio Pilato sotto la cima del Monte Vettore e con le storie vere sugli incontri da queste parti di negromanti e stregoni durante il Medio Evo ed oltre. Quale magia ha prodotto il cambiamento?
Scendo verso l’altopiano e mi faccio strada tra la folla accorsa qui da tutta Italia per ammirare lo spettacolo. Osservando attentamente il terreno si scopre che tra iris e margherite sono cresciuti dei bellissimi fiorellini azzurri. Resi quasi invisibili dal rosso sgargiante dei papaveri. Appartengono alle pianta di lenticchia e già si intravedono i baccelli che fra qualche settimana saranno raccolti.
Gianni Coccia, presidentte della Cooperativa agricola di Castelluccio di Norcia mi spiega come è stato possibile realizzare ogni anno questa straordinaria “infiorata” naturale.
Gli agricoltori del luogo hanno in gran parte abbandonato la produzione dei cereali, del foraggio e l’allevamento degli animali per dedicarsi esclusivamente alla tradizionale coltivazione delle lenticchie, ma senza uso di diserbanti. I fiori di papavero, di iris e di margherita che l’agricoltura industriale elimina come erbe infestanti qui a Castelluccio accompagnano la crescita delle piante di lenticchie, anzi secondo Gianni la favoriscono (perchè fanno ombra) e contribuiscono quindi indirettamente alla bontà culinaria della famosissima IGP.
Quattro anni fa Castelluccio è stato quasi completamente distrutto dal terremoto. Ma non si arrende e riparte con un’agricoltura rispettosa della natura, la quale ricambia offrendo prodotti più gustosi e un fantastico spettacolo in programmazione ogni anno per alcune settimane, completamente gratuito.