Terre d'Europa

“Haute villégiature” in Normandia

Percorso in riva al mare sulla "planche" ammirando gli stili architettonici più diversi: " case orientali o persiane.....case normanne o inglesi" scriveva Marcel Proust, frequentatore di Trouville-sur-Mer

“Haute villégiature” in Normandia

Testo e foto: Paolo Gianfelici

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Trouville-sur-Mer

Trouville-sur-Mer – Arrivo sulla “Côte Fleurie” verso sera. Il vento, forte e gelido che agita il mare, mi avvolge sulla larga spiaggia deserta. Rientro nell’hotel “Les cures marines”, caldo e accogliente, la facciata Belle Epoque restaurata e gli interni trasformati da un design contemporaneo e originale. Dal 2015 qui rivive la tradizione ottocentesca della talassoterapia.

La mattina del giorno dopo incomincia con una sorpresa: a primavera già iniziata, un manto spesso di neve ricopre la sabbia, le strade, i tetti delle case a graticcio. Sui banchi del mercato, di fronte al porticciolo, sono in mostra bellissime aragoste rosse, astici verde scuro, granchi giganteschi, capesante, ostriche e tanto pesce freschissimo, appena scaricato dai battelli.

La neve si scioglie presto, ma il cielo resta plumbeo. I colori della spiaggia sono spenti. Corot, Monet e gli altri grandi pittori francesi si sono ispirati alla luce di questa località di “haute villégiature”, ma in altre condizioni meteo. Cammino sulla “planche”, un lungo percorso in riva al mare, costruito con tavole di legno africano color bruno violaceo. Gli edifici mostrano gli stili architettonici più diversi: ” case orientali o persiane…..case normanne o inglesi” scriveva Marcel Proust, abituale frequentatore di Trouville-sur-Mer. Mi hanno colpito le torri rotonde di alcune grandi ville, tipiche del castelli francesi, simbolo di un prestigio a cui gli antichi proprietari non vollero rinunciare, neppure sulle rive della Manica.

Camminando lungo le rive del Tourque che si getta nel mare un chilometro più avanti, scopro che siamo nel periodo della bassa marea. Alcuni tratti del letto del fiume sono emersi. I battelli si sono seduti, leggermente storti, sul fondo scuro e melmoso. Attraverso il Pont des Belges e arrivo a Deauville, un’altra città di “haute villégiature”, simmetrica a Trouville-sur-Mer, come posizione lungo il fiume e il mare, molto diversa come stile ed atmosfera.

Informazioni utili:

Nelle sale di Villa Montebello, il museo comunale, si rivela, attraverso quadri, disegni, sculture e oggetti vari, la storia della località di villeggiatura, scoperta dai parigini verso la metà dell’Ottocento.
Dopo la visita ho potuto degustare a Villa Montebello, presentati dai produttori del luogo: i formaggi al latte crudo della mucche della razza normanna (il Camembert de Normandie AOP, il Pont l’Evêque AOP), il sidro di mele e di pere (quest’ultimo ottimo, dal gusto rotondo e delicato) e il famosissimo Calvados (distillato di mele)

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Trouville-sur-Mer - Paolo Gianfelici

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