Paolo Gianfelici

Stoccarda – L’orologio del Municipio suona le ventitré e la pista di pattinaggio del mercato di Natale, affollatissima durante la giornata, è ormai deserta. Sulle note languide di una romantica canzone latinoamericana, una ragazza bionda con due grandi occhi azzurri si esibisce per l’unico spettatore. Attraversa di slancio a zig zag la pista, esegue sul ghiaccio con grazia e sicurezza complicate piroette, interpreta difficili passi di danza, quasi da ferma, fissando con lo sguardo tenero chi verosimilmente è il suo fidanzato. A questo punto, il cronista si ritira con discrezione, dopo aver colto l’ anima del mercato di Natale sulla Piazza del Castello di Stoccarda.

Si, perché questo luogo ha un cuore antico che ti stimola a sognare. Qualche ora prima migliaia di giovani passeggiavano per le sue stradine, sorseggiavano il vin brûlé, respiravano l’atmosfera da favola nordica , secondo una tradizione che si ripete ogni anno, sempre uguale e sempre viva, per quattro settimane fino al 23 dicembre.

Il freddo pungente, il profumo di cannella, i cori natalizi, le candele colorate, i globi illuminati, gli sguardi trasparenti ed incantati dei passanti che sembrano a loro volta le comparse della fiaba, tutto qui è un richiamo al mondo della fantasia. I banchi con la merce, esposta con ordine e garbo, sono in realtà graziose casette di legno addobbate con rami d’abete. Ma la cosa più interessante e tipica del mercatino di Stoccarda è la decorazione sopra il tetto. Vere e proprie scenografie che si ispirano a favole della Foresta Nera con gufi, civette e bionde fanciulle oppure al classico Babbo Natale che arriva sulla slitta trainata dalle renne. L’installazione più bella vincerà un premio. Anche i prodotti esposti si ispirano alla tradizione. I visitatori del mercatino sono attratti dagli oggetti lavorati artigianalmente in Germania. Come i globi di vetro della Turingia, dipinti a mano con scene invernali o gli angeli di legno, le marionette e il gioco delle piramidi girevoli dei Monti Metalliferi (Sassonia), divertimento preferito dei bambini tedeschi di trecento anni fa. Ed anche prodotti d’uso domestico che si pensava spariti come il battipanni di vimini, la scopa di faggina, lo sturalavandini di gomma o decine di tipi diversi di spazzole e spazzolini fatti nell’Algovia .

Naturalmente non poteva mancare il tipico dolce di Natale del territorio. Assomiglia ad un filone di pane ed è prodotto a Bad Urach da una famiglia di fornai da più generazioni . Contiene oltre alla farina di segale decine di ingredienti: fichi secchi, datteri, albicocche, prugne, uva passa, pere, prugne, canditi d’arancio ecc.

Vicino al mercato natalizio c’è il Königsbau, un edificio dell’Ottocento molto austero con un lungo colonnato, avvolto, in occasione delle feste da mille piccole luci che mascherano la sua severità. Una nuova costruzione aggiunta ospita un centro commerciale con prodotti di qualità.

Dopo il giro del mercatino, consiglio di fare una sosta nel vicino ristorante Alte Kanzlei (Antica cancelleria). A Stoccarda la tradizione culinaria locale è ancora molto forte, al contrario di altre città della Germania. Alla Alte Kanzlei si possono assaggiare tutte le specialità sveve: i Maultaschen (grossi ravioli riempiti di verdure e formaggi), gli Spätzle, una pasta fatta in casa che si serve come contorno all’arrosto di carne con cipolle, i Krautschupfnudeln, il Tafelspitz (lesso di manzo con salsa di rafano).

Questi cibi si accompagnano ai vini rossi locali come il Trollinger, lo Spätburgunder (Pinot Nero) o l’eccellente Lemberger Ausele. Molti vini, anche bianchi (Riesling), che si producono con l’uva che cresce sulle colline sopra Stoccarda, sono incredibilmente buoni, fruttati, profumati e ben equilibrati. Consiglio una visita in collina all’antica cantina comunale Weingut Stadt Stuttgart, dove è possibile fare un’ampia degustazione di vini.

Per vedere e comprare i prodotti gastronomici locali bisogna andare alla Stuttgarter Markthalle. E’ uno dei più bei mercati coperti della Germania, costruito in stile Liberty ai primi del Novecento. E’ un’apoteosi di salumi, wurst, formaggi, diversi tipi di pane e, naturalmente, dolci di Natale. Anche i cibi tedeschi, come i vini, possono riservare grosse piacevoli sorprese.

 

Foto TidPress

 

 

 Info

 

Il mercatino di Natale di Stoccarda quest’anno ha luogo dal 27 novembre al 23 dicembre . Con 280 stand di legno è uno dei più grandi in Europa e i suoi oltre 300 anni di storia ne fanno uno dei più antichi: lo si trova citato per la prima volta nel 1692, ma le sue radici risalgono a prima. È anche uno dei più belli. Le file di bancarelle si snodano dal Castello Nuovo in stile barocco al neoclassico Königsbau, da Piazza Schiller con il Castello Vecchio e la cattedrale gotica fino alla Piazza del mercato, sede del municipio. La vicina Karlplatz ospita poi il Villaggio finlandese del Natale dove gustare specialità scandinave come glögi (vin brulé di bacche), birra scandinava, salmone alla fiamma e prosciutto di renna. La facciata del municipio invece diventa un enorme calendario dell’avvento. Ogni giorno viene aperta una finestra che rivela lo stemma di un quartiere di Stoccarda. La cerimonia di apertura del mercatino di Natale di Stoccarda avrà luogo il 28 novembre alle ore 18 nella corte rinascimentale del Castello Vecchio, dove poi ogni sera si terrà un concerto natalizio

 

www.stuttgart-tourist.de