Testo e foto: TiDPress
Menzenschwand – Un bambino dal nome importante, Franz Xaver, osservava con attenzione gli alberi della foresta che circondava il villaggio in cui era nato. Il bambino aveva una dote particolare: riusciva a fissare nella memoria ogni minimo particolare di ciò che vedeva e poteva disegnarlo come in fotografia (che ancora non esisteva). Intorno a lui si estendeva e si estende anche oggi la Foresta Nera. Menzenschwand è poco più di un gruppo di belle casette che si tengono idealmente per mano come per un gradevole girotondo.
Elisabeth Kaiser vive lì da vent’anni. Appena arrivata si è subito impegnata a creare una “casa” speciale al cittadino più importante di Menzenschwand: Franz Xaver Winterhalter, nato nel 1805 in una famiglia di contadini, è diventato uno dei maggiori ritrattisti ufficiali delle famiglie regnanti d’Europa. Elisabeth accoglie gli ospiti nel suo raffinato “Le Petit Salon”, li fa accomodare su un divanetto dalla tappezzeria a righe e racconta come è stata la vita di Winterhalter. Una riproduzione del famoso quadro dell’Imperatrice austriaca Sissi con il vaporoso abito bianco che lascia scoperte le spalle e con le stelle di diamante che sostengono l’elaborata acconciatura, fa mostra di sé nel piccolo ambiente. “Qui gli inverni sono lunghi e una famiglia come quella di Winterhalter non era di certo benestante”, racconta Elisabeth. Indica una grande casa al di là della finestra: è una delle tipiche abitazioni della Foresta Nera con un tetto scuro e enorme. A protezione sicura dall’enorme massa di neve invernale. “Franz Xaver è nato lì e quando al padre è stato detto che suo figlio aveva un talento particolare e che doveva andare a studiare, lui non si è opposto rinunciando a una forza lavoro per credere nell’arte”. In verità in casa Winterhalter gli artisti erano due, perché anche il fratello più piccolo, Hermann, divenne pittore e collaborò con il fratello per tutta la vita.
Franz Xaver, dopo gli studi andò in Italia e poi a Parigi, dove ricevette dal re Luigi Filippo l’incarico di dipingere trenta ritratti per adornare le sconfinate pareti della reggia di Versailles. Il suo viaggio verso le stelle era iniziato. E proseguì come ritrattista di Napoleone III, dell’Imperatrice Eugenia, della regina Vittoria. Tornando con i piedi a Menzenschwand, ci si ritrova a riflettere su tante cose: sulla mentalità aperta del padre contadino e quella decisamente più ristretta dei concittadini di Franz Xaver che trovavano da ridire sulla sua carriera anche dopo che lui aveva elargito generosamente parte dei suoi guadagni per la collettività. Una storia che sembra un romanzo ambientato in un paesino da favola e che si ascolta rapiti dalla voce di una gentile signora dai penetranti occhi azzurri nel suo museo-bomboniera arredato con un’aura di Belle Epoque. La Foresta Nera che ci circonda sembra una vecchia saggia abituata a vedere di tutto, ma sicuramente orgogliosa che uno dei suoi figli sia diventato famoso riuscendo a “piazzare” i suoi quadri nei musei più importanti del mondo.
L’aria balsamica è una piacevole compagnia, mentre si affrontano una serie di tornanti per salire nell’Alta Foresta Nera. La seconda tappa del viaggio in questa regione dalle infinite sfumature di verde è il Titisee: un limpido lago che sembra sorridere della sua tranquillità. In macchina o in moto i più pigri possono partire alla scoperta di paesini con le case-fattorie e chiesette circondate da prati fioriti. Se invece si è disposti a uno sforzo fisico (e ne vale la pena) si può noleggiare una bici elettrica e apprezzare la spinta quasi fatata sui pedali e allo stesso tempo godersi il contatto con la natura. Una pista ciclabile collega il Titisee allo Schluchsee e intorno a questo specchio d’acqua dalla forma oblunga si può fare un giro completo. Il silenzio è interrotto solo dallo scricchiolio della ghiaia della pista ciclabile a contatto con le ruote. L’acqua è blu e occhieggia a tratti tra una fitta vegetazione. Alla generale sensazione di benessere possono contribuire anche golose soste in diverse Gasthaus posizionate strategicamente per far apprezzare il panorama ed i prodotti del luogo. Anche dei piccoli laboratori caseari hanno trovato qui il posto ideale dove allevare il bestiame e trasformare il latte in formaggi squisiti che profumano innanzitutto di amore per lanatura. Il giro in bici può anche trasformarsi in una saporita Käseroute. La strada che dallo Schluchsee sale fino all’azienda di Heinrich e Christine Till è molto ripida e dura anche con la ebike. Ma vale la pena arrivarci. Heinrich, senza nessuna tradizione contadina in famiglia, decise venti anni fa di venire qui nel Sud dal Nord della Germania per creare un’azienda biologica di sessanta ettari e allevare le Hinterwaldner (una sessantina tra mucche e vitelli). Da cento litri di latte ottiene non più di dieci chili di Bergkäse, stagionate otto, sette o sei mesi. La specialità della casa è un formaggio con gli aghi tritati di Fichte (il peccio, una conifera simile all’abete). Il risultato del lavoro di Heinrich e Christine è eccellente. L’assaggio dei dadini di formaggio che hanno preparato su taglieri di legno riempie la bocca di sapori intensi, ma delicati e gli occhi di vivaci colori dorati con sfumature di verde con cui si rivelano i pascoli, dove le Hinterwaldner trascorrono le loro giornate.
Ritornando in discesa verso lo Schluchsee ci si può fermare anche soltanto a guardare un gruppo di anatre affaccendate sull’acqua o a sentire il dolce linguaggio degli alberi smossi dal vento. Nell’organizzare la pista ciclabile creata appositamente per bici elettriche non si è tralasciato nessun particolare: nove diverse “stazioni di servizio” (alcune “appoggiate” a ristoranti o hotel) forniscono una nuova batteria per continuare a pedalare senza sforzo ascoltando il dolce ritornello della bella natura della Foresta Nera.
Info
Alta Foresta Nera www.hochschwarzwald.de www.naturpark-kaeseroute.de Hotel Saigerhöh Lenzkirch Saig www.saigerhoeh.de In posizione panoramica sopra il paese di Saig (Lenzkirch) nell’Hotel Saigerhöh si apprezzano oltre alla tranquillità e alla bellezza della natura che lo circonda, anche l’ottima cucina con prodotti freschi coltivati dal contadino della porta accanto Le Petit Salon Winterhalter in Menzenschwand post@winterhalter-menzenschwand.de winterhalter-menzenschwand.de