Testo e foto: Paolo Gianfelici
Deauville – Arrivo in questa località marina della Normandia per seguire i lavori di un convegno. Il tempo a disposizione è poco. Il gelido vento polare e l’ abbondante nevicata (malgrado la primavera già iniziata) ostacolano il desiderio di esplorare in profondità Deauville.
Mi ero proposto di scoprire le linee architettoniche del Secondo Impero, lo stile anglo-normanno, la maestosità dei Grand Hotels della Belle Epoque, di passeggiare sulle “planches”, ammirando la “Côte Fleurie”, uno stupendo giardino in riva al mare. Soprattutto di respirare l’atmosfera creativa di Deauville, di osservare la sua luce che ha ispirato grandi pittori e fotografi. Negli ultimi 170 anni tutta la Parigi che conta (nella cultura, nella moda, nel cinema, nell’economia, nella politica) è stata attratta da questa cittadina sulla Manica. Oggi Deauville è la location di importanti eventi internazionali come il Festival del Cinema americano, il Festival Livres & Musiques e il Festival des Creations Photographiques, le competizioni di Polo.
Approfittando di un unico pomeriggio, in cui il sole illuminava le facciate delle ville e dei grandi alberghi, ho iniziato a passeggiare un po’ a caso e scoperto una cittadina molto affascinante. Dal maestoso Hôtel Barrière Le Royal Deauville al Barrière Normandy, dai Bagni Pompeiani in stile Art Déco alla Villa Strassburger del 1907, in stile normanno con il suo giardino di meli, alla Villa Les Abeilles, Art Nouveau.
Poche le auto sulle strade, i marciapiedi quasi deserti, molte persiane chiuse. Ma l’atmosfera non è quella dell’abbandono. I giardini delle ville appaiono molto ben curati da giardinieri invisibili. Gli intonaci delle maisons perfetti. I proprietari VIP sono momentaneamente assenti, pronti a ritornare in occasione di un evento importante o semplicemente con l’arrivo del bel tempo. Mi ripropongo di ritornare anch’io a Deauville, non solo per osservarla, ma anche per viverla.
Hôtel Barrière Le Royal Deauville www.groupebarriere.com