Testo e foto: Paolo Gianfelici
Termoli (Campobasso) – Lungo la strada verso la costa, scorrono i frutteti, gli uliveti, i vigneti. I terreni sono pianeggianti o leggermente collinosi. Il contrasto con il Molise che mi sono lasciato alle spalle è molto forte. I colori scuri, il verde e il marrone dei boschi, il grigio delle case di pietra dei paesini abbarbicati sulle montagne sono un ricordo. Adesso si aprono davanti a me un cielo celeste puro e un mare azzurro intenso.
Il borgo medievale di Termoli, piccolo, affascinante, circondato dalle mura che lo separano dalla città moderna, è stato costruito sopra un promontorio, dominato dal Castello Svevo. Una passeggiata attraverso le sue stradine è un’esperienza da non perdere. Le case hanno le facciate colorate, ai portoni si accede spesso salendo una rampa di scale. In fondo alle viuzze, lastricate con la pietra, si intravede uno spicchio di mare. Percorro il “vicolo più stretto d’Italia”, strisciando di schiena tra due pareti di roccia. Su una piazzetta si affaccia la cattedrale (1100) di Santa Maria della Purificazione. Sono colpito dalle statue ai lati del portale che rappresentano San Basso e alcune figure di animali, come draghi e grifoni. Si respira un’atmosfera medievale che ricorda secoli lontani, quando Federico II di Svevia (1194-1250) fece costruire il Castello per difendere la città dagli attacchi dal mare.
Sull’altro lato della piazza della Cattedrale l’ambiente è diverso: si affacciano delle case dai colori pastello e dalle linee semplici e geometriche, tipiche del Sud. Qui si trova una delle abitazioni della Residenza Sveva, un albergo diffuso nel centro storico di Termoli. Dall’ampia terrazza si domina la piazza della cattedrale e dalle finestre delle camere il Mare Adriatico. Percorrendo poche centinaia di metri si arriva sulla spiaggia. Le case della Residenza Sveva, tutte restaurate di recente, sono il luogo ideale per passare qualche giorno, anche d’inverno, avvolti dalla brezza e immersi nei colori del cielo e del mare. E con in più il fascino magico del borgo antico.
Il porto di Termoli, punto di partenza per i traghetti diretti alle Isole Tremiti e in Croazia, è anche un porto di pescatori ed il pescato locale è il maggiore vanto della gastronomia del posto. Il Ristorante Svevia on the Beach, situato in posizione incantevole sulla spiaggia e con vista sul centro storico, celebra la cucina del luogo con Fish Cooking Class. Il cuoco-insegnante prepara, imitato dagli alunni, la pasta fatta in casa con uova, acqua e farina e poi la taglia in vari formati. Mentre la pasta si asciuga, lo chef cuoce in un pentolone con olio, pomodoro e odori vari, diversi tipi crostacei e di molluschi, acquistati dai pescatori di Termoli. Il risultato è un piatto gustoso, profumato, colorato, composto di paste dai formati più vari e armoniosamente condito. Gli antipasti e i secondi, tutti a base di pesce, sono all’altezza del primo. Il pasto è accompagnato dagli ottimi bianchi Molise Falanghina DOC, secco e armonico e dal Molise Chardonnay DOC, fresco e fruttato.
Che varietà e ricchezza di atmosfere, di cibi e di vini in questa piccola regione! Il Molise è ancora in gran parte sconosciuto e più si va alla sua scoperta, più cresce il desiderio di svelare le sue bellezze nascoste.
Residenza Sveva
Piazza Duomo 11, 86039 Termoli (Campobasso) www.residenzasveva.com
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