Testo e foto: Paolo Gianfelici
Bratislava – Per ammirare la capitale della Slovacchia in tutto il suo fascino bisogna salire in cima alla torre del Vecchio Municipio (Stará radnica). Dopo molte rampe di scale di legno e a chiocciola di pietra, lancio finalmente lo sguardo attraverso i vetri di una grande finestra ad oblò. La visione è irreale. Il cielo è plumbeo, striato in qualche punto dalla luce del sole che non riesce a penetrare la cappa di nuvole. In lontananza il Castello con le sue quattro torri, la cattedrale di San Martino, i palazzi barocchi con le facciate color pastello e i tetti rossi. Tutto sembra uscire da una stampa colorata dell’Ottocento.
Il Vecchio Municipio ospita una mostra permanente dedicata alla storia complessa e multietnica della città, che la rende ancora più affascinante. Bratislava ha fatto parte del regno d’Ungheria dal Medioevo al 1918 e dopo la Prima Guerra Mondiale della Cecoslovacchia. Dal 1993 la Slovacchia è una repubblica indipendente che è fiera di avere questa città come capitale. La bellissima statua d’oro dell’arcangelo Michele del 1758, recentemente restaurata ed esposta nella corte del Vecchio Municipio, mi sembra il simbolo di questo orgoglio.
Esco da Stará radnica e sento provenire da una grande piazza prima rulli di tamburi e poi rumori di spari. Qui trovo schierati uomini e donne in abiti del Settecento. Impugnano fucili ad avancarica e sparano tutti insieme a salve verso il cielo. Poi sfilano in colonna e se ne vanno. Sembrano molto soddisfatti di partecipare a questa rievocazione del passato. Altrettanto contenti i turisti per lo spettacolo inaspettato e insolito.
Proseguo la visita della città fino al Danubio, molto trafficato anche di domenica, dai battelli per il trasporto merci. Sull’altra riva i quartieri contemporanei di Bratislava. Ma salendo sulla collina in direzione del Castello scopro che la natura avvolge parte della città. Boschi molto fitti partono dalle rive del fiume e salgono sulle alte colline. Lì inizia l’Austria a 2-3 chilometri di distanza e, nell’altra direzione lungo il Danubio, l’Ungheria ad una decina di chilometri. Una capitale sui confini di tre stati, una posizione unica in Europa!
Le linee architettoniche e i colori del Castello di Bratislava (Hrad) appaiono da lontano come l’illustrazione di un libro di favole. Le bianche mura perimetrali si alzano sulla cima di un’altura, le quattro torri sono costruite sugli angoli del rettangolo, i tetti dell’edificio e delle torri sono di un rosso vivace. La forma attuale risale ai tempi dell’imperatrice Maria Teresa d’Austria, divenuta regina d’Ungheria nel 1740. Il castello fu trasformato da fortezza in dimora reale. Durante il suo regno furono costruiti lo scalone e i giardini barocchi alla francese. Il Castello è sede del Museo Storico, parte del Museo Nazionale Slovacco, ed espone dipinti, incisioni, vetreria, argenteria, mobili in legno intagliato, orologi, armi e armature. Il Hrad, come lo chiamano gli slovacchi, anche sede di rappresentanza del governo e della presidenza della Repubblica, è un enorme contenitore attualmente con vasti spazi vuoti che potranno essere riempiti con nuove mostre permanenti e temporanee.
Il Castello è il simbolo di Bratislava, la capitale di un Paese, proiettato verso il futuro. La mia visita è stata troppo veloce, ma sono sicuro che ritornando presto, oltre a completare gli itinerari classici, troverò anche molte novità.
Bratislava Card è l’opzione più conveniente per chi resta in città da uno a tre giorni. L’acquisto della tessera garantisce l’uso gratuito dei mezzi pubblici, una visita guidata gratuita del centro storico (a piedi) e molti altri sconti per ingressi ai musei, gallerie ed escursioni, perfino per i servizi del taxi o autonoleggio fino al 50%.
