Terre d'Europa

Stubaital: meraviglie d’acqua e di ghiaccio

L’emozionante grotta all’interno del ghiacciaio dello Stubai in Tirolo. Il cammino lungo le acque tumultuose di un torrente e sotto una spettacolare cascata

Stubaital: meraviglie d’acqua e di ghiaccio

Il Ghiaccaio dello Stubai, Foto TVB Stubai Tirol

Testo: Elvira D’Ippoliti,

Neustift (Tirolo) – Magnifico e imponente: stare ai piedi del ghiacciaio dello Stubai nelle Alpi austriache, mi ha riempito di meraviglia. C’è qualcosa di immenso nel paesaggio che si apre davanti agli occhi di un visitatore sceso dalla funivia che dal fondo valle porta a quasi tremila metri. Arrivo alla Bergstation Eisgrat in una giornata d’estate che sembra autunnale ma non sento alcun fastidio per il clima. E’ come se fossi stata ricevuta da un re gigante che potrebbe schiacciarmi con il semplice movimento di un dito, ma invece mi accoglie al suo cospetto. Certo, oggi non è dell’umore migliore, ma mi ha permesso di sbirciare dai finestrini della funivia sui quali piccole gocce di pioggia creano una sorta di merletto che rende ancora più fantastica la visuale sul paesaggio che sfila sotto di me. La cabina procede sicura e senza scossoni e quando nell’ultimo tratto è avvolta completamente dalla nebbia, mi rendo conto che questa non è la solita gita in montagna ma la scoperta del regno dei ghiacci.

Ghiacciaio dello Stubai, la grotta di ghiaccio, Foto TVB Stubai Tirol
Ghiacciaio dello Stubai, la grotta di ghiaccio, Foto TVB Stubai Tirol
Il ghiacciaio dello Stuba, Foto TVB Stubai Tirol
Il ghiacciaio dello Stubai, Foto TVB Stubai Tirol

Un favoloso mondo bianco

Mi muovo con circospezione sicuramente esagerata in questo mondo dove prevale il grigio delle nubi, oltre al colore bianco del ghiaccio e della neve. Accantono l’idea di continuare la salita verso la piattaforma ultra panoramica “Top of Tyrol” a 3.333 con l’altra funivia visto che sua maestà non ha nessuna intenzione di scrollarsi di dosso le nubi e scendo invece il breve tratto a piedi verso la grotta di ghiaccio. Non credo che il ghiacciaio l’abbia presa bene, ma al suo interno è stato ricavato un percorso ad anello, una piccola galleria di 200 metri che permette di osservare da vicino il ghiaccio millenario mentre si cammina con uno strato dello stesso elemento di circa 30 metri sulla testa. Alcuni speciali teloni proteggono all’entrata il ghiaccio dall’irraggiamento intenso del sole e immagino una grande coperta che il re gigante si è buttato sulle ginocchia e, ovviamente, l’ha scelta in tinta con tutto il resto. All’interno della grotta apprezzo molto l’evidente talento artistico del ghiacciaio. In alcuni punti le pareti sembrano risplendere di un colore argenteo molto elegante, mentre pochi passi più in là le striature grigie lasciate dal passare del tempo fanno apparire il ghiaccio come un marmo prezioso. Esco dalla galleria con il ricordo del fascino appena vissuto e mi scontro con delle raffiche di vento che mi fanno decidere di raggiungere il ristorante e riprendere fiato davanti a un padellino ricolmo della famosa frittata dolce dell’imperatore, il Kaiserschmarrn, e una tazza di tè caldo.

La cascata Grawa, Foto TVB Stubai Tirol
La cascata Grawa e la piattaforma panoramica
Neustift, sullo sfondo il ghiacciaio dello Stubai, Foto TVB Stubai Tirol
Neustift, sullo sfondo il ghiacciaio dello Stubai

I custodi d’acqua

Durante la discesa in funivia il tempo migliora e guardando in basso vedo alcuni ruscelli che scendono dalla montagna. Visti dalla mia altezza sembrano tranquilli e quando nei pressi della stazione a valle scorgo anche delle pecore brucare l’erba capisco che il ghiacciaio è più che altro geloso della sua privacy.

L’autobus che mi ha portato qui dal paese di Neustift tra le tante fermate effettua anche quella della “Grawa Alm” un minuscolo ristorante che si trova vicino alle omonime cascate. L’indicazione del cartello “Wilde Wasser Weg” (sentiero delle acque selvagge) può trarre in inganno perché indica il retro del ristorante, ma è proprio da lì che scende il percorso che tra ponticelli in legno e un sentiero che costeggia il bosco permette di fare una camminata scenografica e allo stesso tempo tranquilla. Famiglie con bambini piccoli, coppie con i cani al guinzaglio, gruppi di adolescenti, tutti sono affascinati dal fragore delle acque turbinose del torrente che fiancheggia questa parte del cammino. La meta prediletta è la grande piattaforma panoramica in legno dalla quale si ammira la grande cascata: scende impetuosa da una parete rocciosa fatta di gradini sporgenti di roccia aguzza e sembra acquistare potenza a ogni minuto che passa.

Una piccola deviazione porta a inoltrarsi tra gli alberi e quando raggiungo una minuscola radura pavimentata di radici e scopro la cascata da una’altra prospettiva mi rendo conto che tutta quest’acqua scrosciante fa parte dell’esteso “esercito di sentinelle” che sua maestà il ghiacciaio fa scendere dalla sommità per proteggere il suo regno e ricordare a noi umani che le montagne e i ghiacci meritano il nostro incondizionato rispetto.

www.stubai.at

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