Testo e foto: Paolo Gianfelici
Lucerna – Una folla di visitatori cammina lungo le sponde del lago e del fiume verso il ponte coperto di legno (Kapellbrücke) che vedo da lontano brulicante fino all’incredibile. Sembra che gli abitanti dei cinque continenti si siano dati appuntamento qui. Decine di giovani donne musulmane, coperte con abiti e veli pregiati, parlano a raffica e a voce alta.
Il Museo dei Trasporti è un luogo da cui non vorresti uscire mai. Non tanto perché l’area è vastissima (più di ventimila metri quadrati), le materie trattate sono molte (ferrovie, teleferiche, aeronautica, astronautica, navigazione ecc), quanto perché l’esposizione è in gran parte interattiva. Chi rinuncia a provare almeno una volta le emozioni del deltaplano o della Formula 1? Decine di autentiche auto d’epoca sono disposte su enormi scaffali a più piani. Che soddisfazione poterle fare scendere a comando su di una pedana circolare, come se fossero dei modellini ed interrogarle sulle loro caratteristiche!Giro le spalle al Kapellbrücke e all’imponente Torre dell’acqua (Wasserturm) e mi dirigo all’imbarcadero. Ogni dieci minuti parte un battello per il Museo dei Trasporti (Verkerhrshaus der Schweitz), il più frequentato della Svizzera con 820.000 visitatori l’anno. Non è un caso che sia stato fondato qui. Dal Medioevo Lucerna è stata il crocevia delle strade che collegavano i quattro punti cardinali del Paese. Il Lago dei Quattro Cantoni, circondato da montagne inaccessibili, era un’idrovia obbligatoria per il trasporto delle persone e delle merci. L’apertura della ferrovia del Gottardo ha aumentato l’importanza della città come nodo di passaggio che possiede ben dieci alberghi a cinque e a quattro stelle superiori che risalgono all’Ottocento ed ai primi del Novecento.
La sezione più recente del Museo è dedicata alla comunicazione (il trasporto delle parole e delle immagini). Alcuni studi televisivi sono a disposizione di chiunque voglia cimentarsi in diretta, sotto gli occhi degli altri visitatori, nella lettura di un telegiornale o delle previsioni del tempo. La performance viene registrata ed è visibile a tutti per qualche tempo. Solo il protagonista, però, in base ad una password può spedire il file al proprio indirizzo e-mail.
A cento metri di distanza dall’edificio restaurato che ospita la Fondazione Rosengart, sulle rive del lago dei Quattro Cantoni e del fiume Reuss, la folla dei turisti prosegue l’incessante movida tra il famoso ponte di legno e l’imbarcadero. Di fronte alla banchina c’è un enorme edificio moderno dell’architetto francese Jean Nouvel. E’ il KKL, il Centro di Cultura e Congressi di Lucerna, che contiene, tra l’altro l’auditorio dove si tengono i concerti del Festival d’Estate (12 agosto -19 settembre 2009, tema la “Natura” con la presenza dei Berliner Philarmoniker e di Claudio Abbado).A Lucerna città di passaggio, frequentata dal bel mondo d’Europa e d’America, non potevano mancare i mercanti d’arte. Angela Rosengart, la figlia del più importante e del più ricco, ha raccolto durante la sua vita una collezione di duecento opere di Cézanne, Matisse, Picasso, Klee, Mirò. Qualche hanno fa ha costituito una fondazione ed ha offerto al pubblico la possibilità di ammirare i capolavori dell’arte moderna classica in suo possesso. Le cento opere di Paul Klee esposte consentono di seguire l’evoluzione completa dell’artista. La collezione di Picasso (trenta quadri) traccia gli ultimi venti anni della sua vita. Quadri eccezionali di artisti eccezionali (anche Monet, Pissarro, Renoir, Braque, Kandinsky e Chagall). Pochi i visitatori della Fondazione Rosengart, ma tutti molto concentrati.
Jean Nouvel ha costruito sopra il KKL un tetto di dodicimila metri quadrati che supera di molto le mura esterne. L’effetto è bizzarro se si sale sulla terrazza. Un’enorme lama di metallo, su cui si specchiano i battelli, si allunga verso il lago e taglia in due la visuale sui due campanili della Hofkirche, il più importante esempio di architettura rinascimentale della Svizzera. Non solo. La copertura impedisce allo sguardo di abbracciare in altezza gli edifici storici della città, le colline, i boschi,il lago ed il cielo. In uno dei luoghi più panoramici della Svizzera, è stata costruita di proposito una terrazza non panoramica. Verso il basso, invece, gli occhi hanno campo libero sulla stazione ferroviaria, quella degli autopostali ,il porto (il tutto nel raggio di cento metri ). Pagando solo due franchi (oppure il biglietto d’ingresso del poco interessante Kunstmuseum situato nel piano di sotto) si può restare a piacimento su questa terrazza straordinaria, deserta, arredata con divanetti, sedie e tavoli (ma senza servizio bar) ed osservare il via vai dei battelli e la folla brulicante sul lungofiume e sul ponte. Lo scroscio della fontana, costruita al livello del lago, è amplificato dal tetto del KKL che fa da cassa armonica. L’architetto ha voluto trasmettere un’emozione di splendido isolamento.
Info:
Luzern Tourismus
www.luzern.com
Museo svizzero dei Trasporti (Verkerhrshaus der Schweitz)
Fondazione Rosengart
www.rosengart.ch
Svizzera Turismo
www.svizzera.it
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