Terre d'Europa

Tutto è sospeso al MUSE

Quando si entra nel nuovo Museo delle Scienze di Trento si ha un impatto visivo con decine di animali impagliati che “abitano” il Big Void . La storia delle Alpi e il dialogo tra le montagne e il resto del mondo, alla ricerca di un equilibrio che salvaguardi la Terra.

Tutto è sospeso al MUSE

Testo e foto: TiDPress

1-Trento-MUSE-TiDPressTrento – Il MUSE (MUseo delle ScienzE) riempie uno spazio vuoto. E’ un appassionante “science center” nel quale entrare in stretto contatto con le diverse discipline scientifiche e scoprirne le meraviglie. Anche il concetto base del MUSE è affidato all’idea dello spazio vuoto. I visitatori sono invitati a vivere un’esperienza diretta e emozionante. Come quella di toccare la superficie liscia e gelida del ghiacciaio ricostruito al quarto piano.

Quando si  entra nel MUSE si ha un impatto visivo con decine di animali impagliati che “abitano” il Big Void, lo spazio vuoto al centro del museo che dalla terrazza si estende fino al seminterrato. Zoccoli, zampe, artigli poggiano su stretti supporti di metallo bianco. Insieme agli uccelli che ci si aspetta di vedere in questa condizione aerea molti altri mammiferi, tra cui due stambecchi impegnati in una lotta, un cinghiale, una pecora, un asino, sono accomunati in questa strana condizione che li rende simili alle coppie di sposi dei dipinti di Chagall.

Alcuni animali, viene da pensare, hanno rifiutato di mettersi in mostra in questo modo inusitato e un guardingo lupo e un orso iroso sono in una condizione più terrena con le zampe ben poggiate sul pavimento degli spazi che circondano il “Big Void”. Il lupo, per non smentire la sua fama di animale solitario se ne sta acquattato vicino a una porta a vetri del quarto piano, dove secondo le regole, inizia la visita. Ci troviamo nel regno delle alte vette e sopra di noi c’è solo la terrazza dalla quale si gode la vista sulla città e le montagne che fanno da sfondo alla costruzione progettata da Renzo Piano. Osservando con quale grazia il vetro e l’acciaio si integrano con il paesaggio circostante, viene da pensare che il MUSE dovrebbe essere preso da esempio, soprattutto da quegli architetti che deturpano le periferie delle città con delle costruzioni prive di un briciolo di armonia. Il museo è stato costruito tra l’altro seguendo i dettami più innovativi in materia di risparmio energetico e di mancanza di inquinamento.

Il percorso verticale del MUSE equivale alla scoperta scientifica del territorio circostante, mentre l’esposizione orizzontale rappresenta il dialogo ideale tra il territorio alpino e il resto del mondo, alla ricerca di un equilibrio in grado di salvaguardare il nostro pianeta. Sul grande globo sono mostrate attraverso delle video proiezioni le complesse dinamiche atmosferiche e oceaniche, arrivando a ipotizzare le future previsioni climatiche. Poco più in là i bambini si divertono a scoprire la scienza nello spazio del “Maxi Ooh” il cui nome è tutto un programma: saranno loro gli eredi del problemi  che non saremo stati in grado di risolvere noi.

 
 
Informazioni utili:

MUSE  (Museo delle Scienze)           www.muse.it
Trentino                                                    www.visittrentino.info
 

 

 

 

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