Terre d'Europa

Francoforte: uno sguardo dal ponte

Sulle vetrate dei grattacieli si riflettono i raggi del sole che sale sopra i tetti di Alt-Sachsenhausen, l’antico quartiere situato sull’altra riva del Meno dalla parte opposta alla City, la capitale della finanza tedesca (ed europea)

Francoforte: uno sguardo dal ponte

Testo e foto: Paolo Gianfelici

Francoforte – La temperatura mattutina è accettabile ed invita a passeggiare nell’Alt Stadt, il centro storico. Il cielo è di colore azzurro chiaro ed incredibilmente non c’è una nuvola. Dall’alto del ponte pedonale in ferro (Eisenersteg) sul fiume Meno lo sguardo si allarga a 360°. A Nord-Ovest, i grattacieli dell’Eurotower, della Commerz Bank e tanti altri offrono l’immagine architettonica di una città americana.Francoforte-Foto-TidPress (2)

La tower della Fiera (alta 256 metri) richiama le forme ed i colori delle torri che cingevano con le mura la città medievale. Sulle vetrate dei grattacieli si riflettono i raggi del sole invernale che sale sopra i tetti di Alt-Sachsenhausen, l’antico quartiere situato a Sud-Est, sull’altra riva del Meno, esattamente dalla parte opposta alla City, cuore della finanza tedesca. Alt-Sachsenhausen, le case secolari con le travi di legno a vista, un tempo erano abitato da marinai e operai. Oggi è il quartiere dei divertimenti. Qui si viene la sera a sentire la musica, a bere un bicchiere di Apfelwein (il sidro o vino di mele), a mangiare i Frankfurter, le salsicce locali o la salsa verde con le sette erbe che accompagna le uova sode e le patate lesse. Una cucina semplice e casereccia quella di Francoforte, come tante altre cose di questa città che ama più la sostanza che la forma.

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Römerberg

Scendo dal ponte di ferro sulla riva destra e raggiungo il vicinissimo Römerberg (il monte dei Romani), la piazza centrale. Gli antichi romani non c’entrano. Si tratta degli imperatori del Sacro Romano Impero che erano eletti ed incoronati nel Duomo. Le celebrazioni per la nomina si tenevano, invece, nel palazzo Römer. Le sue linee architettoniche, i saloni, le statue, le balconate, i dipinti nella Sala Imperiale dei cinquantadue imperatori che hanno governato dal 786 al 1806, tutto è improntato all’estrema semplicità, tutto il contrario del fasto delle cerimonie imperiali come le immaginiamo. Oggi l’edificio è la sede del Municipio di Francoforte e conserva anche un forte valore simbolico per tutti i tedeschi. La nazionale di calcio della Germania, dopo ogni grande vittoria, saluta la folla dal balcone del Römer.

Ho sempre visto questa piazza piena di gente. Nelle settimane prima di Natale, qui si svolge uno dei mercatini più vivaci della Germania. In questa mattina di febbraio la piazza è vuota e si respira un’atmosfera di paese. Due gruppetti di cinesi scattano foto a distanza ravvicinata con movenze militari, utilizzando obiettivi grossi come bazooka. Sullo sfondo, l’unica casa con le travi a vista rimasta (altre cinque sono state ricostruite) dalle duemila che Francoforte aveva. Un’intera città medievale da favola è andata in fumo in una notte del 1944, bruciata dalle bombe incendiarie alleate.

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“Mutterernst” e la sede della Commerz Bank

Vicino a Römerberg c’è la casa dove nacque Goethe nel 1749. Ho trovato molto più interessante la casa di Weimar, dove lo scrittore è vissuto ed ha lavorato per gran parte della sua vita. La visita del palazzetto del Settecento, proprietà del padre di Goethe, testimonia l’atmosfera di un’epoca, la grande sobrietà di costumi (stanze piccole, mobilio essenziale) di un’agiata famiglia protestante (il padre era avvocato e la madre figlia del Sindaco di Francoforte).

Dalla casa di Goethe alla Piazza Hauptwache sono poche centinaia di metri. Del resto l’intero centro storico si attraversa a passo veloce in un quarto d’ora. Sosta nel barocco Café Hauptwache per una tazza di caffè con una fetta di torta, prima di riprendere l’itinerario in direzione della Goethe Platz. Più avanti si percorre la piccola, elegante Goethe Strasse, su cui si affacciano lussuosi negozi che vendono prodotti di moda e articoli di design. Su una traversa , una piccola casa dell’Ottocento di tre piani. Il piano terra ospita “Mutterernst”, una delle ultime Kneipe (osterie) di Francoforte. Il grattacielo Commerz Bank la opprime con i suoi 299 metri di altezza. “Mutterernst”, però, resiste bene. Anzi, esercita un forte fascino sui frequentatori dei templi dell’alta finanza che durante la pausa-pranzo diventano avventori di questa piccola osteria. Il soffitto è basso, il bancone per la mescita della birra e dell’Apfelwine è stretto. Sui tavoli si alternano ai pensionati che giocano a carte e bevono l’Apfelwein, i giovani operatori della finanza che divorano grosse bistecche, chiacchierando in apparenza felici e soddisfatti.

Francoforte-Foto-TidPress (6)Informazioni utili:

Da non perdere la visita della Riva dei Musei lungo il fiume Meno. Alcune ville dell’Ottocento ospitano il secondo grande complesso di musei (dopo Berlino) della Germania. Il più prestigioso del gruppo è lo Städel Museum, una delle più importanti raccolte mondiali di pitture, sculture e lavori di grafica degli ultimi settecento anni. Il Museum für Kommunikation Frankfurt è un museo interattivo, molto amato dai ragazzi,che illustra la storia della comunicazione. Affascinante è il Deutsches Filmmuseum. Sorprendente è trovare sulle rive del Meno una collezione di centinaia di icone russe, bulgare, serbe e greche nell’Ikonen-Museum. Interessante il Deutsches Arkitekturmuseum, una serie di modelli che illustrano la storia degli insediamenti umani dall’età della pietra ai giorni nostri.

www.frankfurt-tourismus.de

 

 

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