Mutters (TidPress) – L’amore ed il rispetto per la propria identità in Tirolo sono molto sentiti.
A Mutters, uno dei paesini a pochi chilometri dalla città raggiungibile con il tram che s’inerpica su per la montagna e il cui sferragliare smorza appena la sensazione di volare che si ha osservando i tetti di Innsbruck allontanarsi velocemente, un gruppo esegue i canti ed i balli della tradizione tirolese: gli uomini indossano i tipici pantaloncini corti di pelle e le donne le gonne lunghe strette in vita con il grembiule e le camicette bianche con le maniche a sbuffo. Ciò che colpisce nel folclore riproposto dal gruppo di giovani è la volontà espressa da certi canti e le danze che li accompagnavano di rendere più lieve e “allegra” la fatica quotidiana nei campi.
Ruota mossa da una sorgente d’alta quota |
Il laghetto al Muttereralm |
Mutters è un paese che sembra uscito da un libro di favole ed il campanile della chiesa ha una forma così aguzza che pare essere stato forgiato da un temperamatite gigante. Qui la natura è una protagonista assoluta e molte sono le possibilità per fare delle passeggiate. Dalla stazione Mutterer Alm parte una cabinovia ultra-moderna che a ciclo continuo e con un sistema del tutto automatizzato si proietta verso l’alto. Non appena le porte della cabina si chiudono e si comincia a salire, si comprende cosa significhi la vera esperienza in montagna: sentire il silenzio. Interrotto a tratti solo dal sibilare del vento. La cabinovia ha una stazione intermedia. Dall’alto s’intravede una piccola cappella sulla cui facciata una dicitura recita: San Leonardo proteggi i nostri animali.
E la nostra natura verrebbe da aggiungere. Che in autunno ad Innsbruck e dintorni ha il fascino riflessivo del graduale allontanarsi dalla pienezza dell’estate. La scenografia è offerta dai colori dorati e rossi da scoprire oltre che a Mutters durante le lunghe passeggiate organizzate ad Axams, nel Pinnistal. O ancora dopo aver raggiunto l’elegante e un tantino esclusiva Igls (bus cittadino J) ed essere saliti con la funivia sul Patscherkofel.
Ogni giorno di questo “autunno alpino” sarà una gradevole sorpresa. Da Igls a partire dall’11 settembre ed ogni martedì fino al 23 ottobre, alle ore 20 si potrà partecipare ad una camminata illuminata da lanterne e allietata dalla musica. A Mutters, per tornare alle tradizioni contadine, si potranno invece visitare le fattorie o assistere alla festa per il raccolto delle patate – senza dimenticare di gustarle nei piatti tipici che saranno preparati.
Tornando ad Innsbruck ci si può lasciar cullare dal suo morbido charme nell’attesa di un inverno, ricco d’attività sportive. Una visita ai musei, il Museo delle Campane e Fonderia Grassmayr per esempio. O ancora: il Palazzo Imperiale, il Museo di Storia dell’Arte al Castello di Ambras. Per poi tornare da lui, da Massimiliano, al monumento funerario nella chiesa Hofkirche, affiancato dalla severa ed imponente presenza di 28 statue di bronzo. Le mogli, il padre ed anche Re Artù: tutti riuniti per ricordare la presenza dell’imperatore nei secoli. Ma prima di salutare Innsbruck è forse meglio ritornare al Museo del Goldenes Dachl ad osservare il ritratto ufficiale di Massimiliano: di profilo, il naso aquilino e lo sguardo dell’unico occhio visibile pieno di ironica saggezza. Un imperatore illuminato che ci invita a tornare nella sua città e, soprattutto, a goderci la vita.
Info:
Tourismusbüro Mutters
Kirchplatz 11
6162 Mutters
Tel. +43 (0)512 548410
mutters@innsbruck.info
09.09.2007
La chiesetta di S. Leonardo
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