Terre d'Europa

Cantone Ticino: gli architetti italiani e ticinesi nella Russia di Caterina II e di Alessandro I

di L.M.

Centinaia di pittori, scultori, scenografi, decoratori e capi cantiere italiani e ticinesi costruirono i monumenti neoclassici di San Pietroburgo e Mosca. Il percorso della Mostra in 350 quadri, antichi modelli, tempere, acquarelli e disegni.


Pietro Gonzaga, Progetto per la
decorazione della sala del trono del
Palazzo di Pavlovsk, 1796 ca.
Museo del Palazzo di Pavlovsk

Lugano (E.T.News) – L’Archivio del Moderno dell’Accademia d’architettura di Mendrisio (Università della Svizzera italiana) e il Museo Cantonale d’Arte di Lugano, in collaborazione con il Museo dell’Ermitage di San Pietroburgo, organizzano la mostra “Dal mito al progetto. La cultura architettonica dei maestri italiani e ticinesi nella Russia neoclassica”. L’esposizione è presentata al pubblico in Svizzera dal 5 ottobre 2003 all’11 gennaio 2004.Dal 18 febbraio al 30 aprile 2004 sarà invece accolta nell’ala d’onore del Museo dell’Ermitage, a San Pietroburgo.

La mostra documenta la specificità del contributo offerto dalla tradizione artistica italiana alla formazione della cultura architettonica russa, nel periodo compreso tra l’ascesa al trono di Caterina II (1762) e la morte dello zar Alessandro I (1825). Nella Russia di quegli anni l’architettura si sviluppò dal confronto e dall’interazione tra le diverse culture dei progettisti, chiamati da ogni parte d’Europa a San Pietroburgo, a Mosca e nelle maggiori città dell’impero. Tra le componenti di questo innesto di culture, quella italiana ebbe una parte rilevante, sia per la comune origine di molti architetti e artisti, sia per il credito che la tradizione artistica italiana poteva vantare sulla scena europea, nonché per il richiamo dei monumenti dell’antichità.

Sono presentate circa 350 opere – quadri, antichi modelli, tempere, acquarelli e disegni – molte delle quali inedite ed esposte al pubblico per la prima volta. Disegni, studi e modelli dei maggiori monumenti russi d’epoca neoclassica sono affiancati da dipinti e oggetti d’arte, provenienti da collezioni russe, italiane e svizzere.
Le opere esposte, di alto valore artistico e in gran parte inedite, consentiranno di commisurare il significativo contributo offerto alla cultura architettonica russa dagli architetti di tradizione artistica italiana, come, per esempio, gli italiani Giacomo Quarenghi, Vincenzo Brenna e Carlo Rossi, i ticinesi Luigi Rusca, Domenico Gilardi, Domenico e Antonio Adamini.

Info: Museo Cantonale d’Arte – Via Canova 10, Lugano (mercoledì-domenica 10-17 e martedì 14-17). Archivio del Moderno dell’Accademia di architettura dell’Università della Svizzera italiana, Via Lavizzari 2,Mendrisio (martedì-domenica 10-18).

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