Trakošćan (TidPress) – Percorriamo una strada che attraversa file parallele di colline e sembra di essere nel Mittelgebirge in Germania. Dopo l’ennesima curva, improvvisamente, colpiscono lo sguardo un castello romantico e la bellezza superba delle sue torri. Siamo a settanta chilometri da Zagabria, nella parte nord-occidentale della regione del Hrvatsko Zagorje, lungo la strada principale che conduce a Maribor e poi a Vienna. Il castello diTrakošćan è così spettacolare che decidiamo di accostare e spegnere il motore.

Costruito nella seconda meta del XIII secolo, Trakošćan nacque come fortificazione baluardo del principato dello Zagorje e con funzione strategica di controllo della via che conduceva da Ptuj verso la vallata del fiume Bednja. Dal 1584 sino allq Seconda Guerra Mondiale la proprietà fu della famiglia nobile dei Drašković. All’inizio del XIX secolo Juraj Drašković ristrutturò il complesso facendone la sua personale dimora e l’intera tenuta diventò quello che vediamo oggi, uno splendido esempio di architettura romantica in stile neogotico sul modello tedesco.

Anche la stagione ci mette del suo, perché la luce di questa giornata di giugno accende d’intensità i colori del castello, il bianco immacolato delle sue pietre e le tonalità verdi del parco che lo circonda. Ne abbiamo contate almeno una decina, passeggiando tra i sentieri.
Un terreno immenso – nel cuore, la piccola cappella di San Giovanni del 1752 – che scopriamo ricco anche di alberi esotici e con un lago artificiale lungo più di un chilometro attorno al quale si dipana un intreccio di percorsi. Qui si può camminare e camminare, fermarsi ogni tanto a rilassarsi su una panchina di legno e godere la frescura sotto gli alberi ed il silenzio. Anche se laggiù oltre il lago è sempre il maniero a distogliere il nostro sguardo, come un incantesimo a cui non sappiamo resistere.

Trakošćan è una fortezza composta di un’unica grande e articolata unità. E’ stato ampliato e rinnovato numerose volte: prima le torri con cannoniere, poi il cortile modellato ad arcate. Infine si sono aggiunte le torrette, la torre principale ha ricevuto una lanterna a cuspide e intorno alla fortezza è stato costruito un recinto murato per le strutture di difesa.
Il ponte levatoio e lo stemma del conte Drašković-Malatinski accolgono i visitatori all’ingresso.
Dal 1952 la rocca custodisce il mobilio, le suppellettili originali delle stanze e dei locali ed una ricostruzione fedele del periodo della ristrutturazione operata da Drašković. Entriamo timidamente, intimoriti da tanta solennità. Sala dopo sala, scintillio dopo scintillio siamo assorbiti dalle suggestioni di queste stanze. C’è la sala dei cavalieri con le armature intere dei secoli XVI e con le bandiere dell’esercito di Drašković del secolo XVIII. Ammiriamo la collezione di sacche per asce pesanti, fucili e pistole ed armi turche. C’è la sala della caccia,
il salone della musica e lo studio di Julijana Erdödy, probabilmente la prima donna in Croazia a cui fu riconosciuto il titolo di pittrice accademica. La libreria con i suoi mobili barocchi. E addirittura la cucina, perfettamente conservata. Ci fermiamo nella sala dei ritratti. Generazioni e generazioni di Drašković in posa, chiusi nelle loro mantelle rosse di ermellino e nel segreto di chissà in quali storie e leggende.
Li fissiamo con intensità e per un attimo i loro occhi sembrano ricambiare il nostro sguardo ed indagare i nostri volti. Qui dentro si respira un’atmosfera magica e misteriosa e viene una gran voglia di continuare a passeggiare per le sale del castello e di ritornarci.

Informazioni utili:

Castello di Trakoscan
www.trakoscan.hr
Tel: +385(0)42 796 281

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06.07.2009