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Firenze: mostra di Leon Battista Alberti

L.M.

Firenze (Tid-press) – A conclusione delle manifestazioni per il VI centenario della nascita, Firenze dedica a Leon Battista Alberti (1404 – 1472) una mostra d’altissimo profilo con lo scopo di portare anche all’attenzione del grande pubblico le più recenti e talvolta sorprendenti acquisizioni circa l’opera enciclopedica e spettacolare di uno dei suoi figli più straordinari: il sommo architetto, il letterato prodigioso, il teorico dell’arte acutissimo, ma anche l’urbanista, il matematico, il pittore, l’archeologo, il fisico, il chimico, il musicista, in una parola l’uomo che prima di Leonardo incarnò gli ideali universali dell’Umanesimo rinascimentale, l’intelligenza pronta a addentrarsi nei campi più diversi, il prodotto rappresentativo di un’ascesa culturale capace di formulare sintesi inedite di razionalità e bellezza, di dettare le regole di una nuova estetica, di forgiare la sensibilità di un’epoca.
La mostra si svolgerà a Palazzo Strozzi (11 Marzo – 23 Luglio 2006) ed avrà come titolo L’uomo del Rinascimento. Leon Battista Alberti e le Arti a Firenze tra Ragione e Bellezza.

Oltre 160 le opere esposte, in parte di Alberti, in massima parte dei grandi artisti sui quali si è esercitato l’ascendente delle sue teorie: Donatello, Ghiberti, Beato Angelico, Bernardo Rossellino Andrea del Castagno, lo Scheggia, Filippo Lippi, Filarete, Verrocchio, Botticelli, Fra Carnevale, Andrea Sansovino e tanti altri, oltre ad un sorprendente Neri di Bicci, fin qui trascurato e riproposto in mostra come fedele interprete del nuovo spirito del tempo.
In totale sono 34 dipinti, 22 disegni, 30 sculture o rilievi, 4 elementi architettonici, 11 gessi, 21 manufatti d’arti minori (tessuti, modellini, oreficerie, etc.), 6 medaglie, 20 manoscritti di cui alcuni miniati, 5 lettere, 13 volumi a stampa. Tra i pezzi più pregiati e famosi alcuni straordinari Donatello: la Madonna con Bambino (Piot) eccezionalmente prestata dal Louvre, il Banchetto di Erode dal Musée des Beaux Arts di Lille, la Madonna col Bambino e Angeli del Victoria and Albert Museum. E ancora: la spalliera con la Presa di Troia del Maestro di Apollo e Dafne prestata in via altrettanto eccezionale dalla New York University, la placchetta ritenuta Autoritratto di profilo di Alberti dalla National Gallery di Washington, la Calunnia di Botticelli dagli Uffizi, l’Armadio degli Argenti di Beato Angelico dal Museo di San Marco, La città ideale da Urbino.

La mostra si proietta anche all’esterno di Palazzo Strozzi in forma d’itinerario albertiano, segnalando le opere progettate da Alberti architetto e i luoghi ove si avverte il suo suggerimento intellettuale. Tra le prime e principali quelle che riflettono la committenza di Giovanni Rucellai, il nobile mercante che gli dette piena fiducia e ingresso nei cantieri familiari: Palazzo Rucellai, la facciata di Santa Maria Novella, il tempietto del Santo Sepolcro in San Pancrazio, fino alla Pieve di San Martino a Gangalandi, di cui Alberti era rettore. Tra i secondi la Cappella del Crocifisso in San Miniato, il tempietto della SS. Annunziata, il portico della Cappella dei Pazzi e il chiostro grande nel convento di Santa Croce, l’incrostazione marmorea del tamburo della cupola di Santa Maria del Fiore, il chiostro di San Lorenzo. Un percorso che, passando per Impruneta, Pescia, Piombino, e Pienza, abbraccia luoghi ed esperienze d’eccellenza della Toscana rinascimentale.

24.01.2006



 Mostra a Palazzo Strozzi (11.3 – 23.7 2006): "L’uomo del Rinascimento. Leon Battista Alberti e le Arti a Firenze tra Ragione e Bellezza".

Botticelli: La calunnia, Uffizi
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