Friburgo (TidPress) – Correndo sull’autostrada da Basilea in direzione di Friburgo, osservo le grandi estensioni di vigneti che coprono le basse colline del Süd-Baden, la regione più meridionale e più calda della Germania. Clima mite, vini freschi e profumati, prossimità alla Francia ed alla Svizzera hanno fatto di questa regione uno dei luoghi dove i tedeschi si trasferiscono più volentieri dal resto del Paese. Ed anche tra più belle ed interessanti della Germania e molto vicina all’Italia (circa quattrocento chilometri da Milano).
La mia stanza del Park Hotel Post di Friburgo si affaccia sul Colombipark, un rettangolo di verde pubblico dove sono state piantate viti provenienti da tutto il mondo. Le vigne fanno parte del panorama del territorio ed i vini, molto più della birra, accompagnano le chiacchiere degli abitanti del luogo nelle tipiche Weinstube.
Haus der badischen Weine |
Haus der badischen Weine |
Percorro a piedi un tratto di strada in direzione del Duomo. L’acqua delle canalette a cielo aperto che solcano in lungo il selciato scorre veloce a valle. Immagino venga dalle sorgenti della Foresta Nera, i cui alberi spuntano sopra i tetti delle chiese e dei palazzi medievali di Friburgo. Il centro storico della città è tutto un gorgoglio e, quando si cammina, bisogna stare molto attenti a dove si mettono i piedi. Una leggenda dice che colui (colei) che affonderà l’estremità nell’acqua sposerà una donna (un uomo) friburghese.
Acqua e vino sono le due sostanze liquide che dominano l’atmosfera della città e dei suoi dintorni.
A pochi metri dal Duomo si alza un antico edificio: Alte Wache, oggi Haus der badischen Weine, la Reggia dei vini del Süd-Baden. Si possono degustare al calice più di 130 vini della Regione, illustrati con enfasi dalla Signora Alixe Winter che ha le sembianze ed il portamento altero di una regina di fiaba nordica.
Luca Maroni nella sua “Guida dei vini del mondo” ha scritto che “i vini tedeschi sono fra i migliori ed i più sottovalutati del mondo”. La Weinprobe a cui partecipo mi conferma questo giudizio. Iniziamo con Gutedel, il vino bianco con poca acidità, tipico dei friburghesi, prodotto di un vitigno autoctono del Süd-Baden le cui origini si perdono nella notte dei tempi. Proseguo con il Grauer Burgunder (Pinot Grigio) del 2005 di Karl-Heinz Hiss, secco, e con il Ruländer (Pinot Grigio dolce) del 2005 di Acharren e chiudo i bianchi con un ottimo Sauvignon Blanc, molto profumato e fruttato, con una grande identità.
Ancor meno conosciuta è la produzione dei rossi tedeschi. Assaggio uno Spätburgunder (Pinot Nero, produttore Moosmann), leggermente barricato che mi colpisce per la ricchezza dell’estratto e la freschezza dei frutti a bacca rossa. Si accompagna molto bene con due carni tipiche del territorio: il cervo ed il cinghiale. Concludo con un corposissimo Pinot Nero del 2003 (grande annata in Germania) selezione di Karl-Heinz Hiss. Possiede 15,5 gradi, senza aggiunta di zuccheri (non ammessa dalla legislazione tedesca per i vini superiori) e, soprattutto, una vigorosa identità tattile.
Le Weinprobe si svolgono regolarmente (anche in lingua inglese) in una sala della Alte Wache che si affaccia dall’alto sui Palazzi antichi e sul Duomo oppure, quando il cielo è azzurro (abbastanza spesso) ed il sole splende su Friburgo, tra i tavoli disposti sulla piazza, vicino alle bancarelle del mercato, dove si vendono miele e marmellate, formaggi, verdure e pesce, tutto rigorosamente biologico e prodotto nella regione.
Info:
Alte Wache- Haus der badischen Weine
Münsterplatz 38
www.alte-wache.com
Per dormire:
Park Hotel Post Am Colombipark
Eisenbahnstraße 35/37
Tel. +49 761 385480
www.park-hotel-post.de
28.01.2008
I vigneti del Colombipark |
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