Baden Baden (TidPress) – Che fare, quando si possiedono (e si amano) più di ottocento fra quadri e sculture d’arte moderna e contemporanea? Il collezionista tedesco Frieder Burda si è dato una semplice quanto concreta risposta: si costruisce un museo dove esporle, organizzare mostre e “donare” l’arte al pubblico. Visto che il gusto di certo non gli manca, della realizzazione del progetto ha incaricato l’architetto americano Richard Meier. A Baden Baden, la pittoresca cittadina termale nel Sud della Germania, nell’ottobre del 2004 è stato così inaugurato il “Museum Frieder Burda”: un contenitore che colpisce l’occhio per la purezza delle sue linee e il bianco uniforme della struttura.
Foto Museum Frieder Burda |
Foto Museum Frieder Burda |
All’interno le ampie vetrate creano affascinanti prospettive dentro le quali il prato verde del parco “Lichtentaler Allee” o il tronco di un albero si trasformano in “artistiche visioni” che mutano con il variare della luce e delle stagioni. La luce è un elemento fondamentale: Meier la definisce il materiale da costruzione più importante del museo. Il visitatore ammira i quadri con un’illuminazione naturale, la stessa necessaria agli artisti per creare le opere nei loro atelier.
Frieder Burda, dopo aver curato gli affari di famiglia lavorando nella casa editrice Burda, ha seguito il suo amore più profondo. Tra i primi acquisti un Lucio Fontana rosso fuoco in cui la tela squarciata costruisce intorno al quadro la già nota questione dell’intrusione di una terza dimensione nella pittura. Nel corso degli ultimi trenta anni la vita del collezionista si è arricchita con opere che vanno dagli espressionisti tedeschi a Picasso dell’ultimo periodo, passando per Eugen Schönebeck, Georg Baselitz e Sigmar Polke, fino a Mark Rothko, Willem de Kooning e Alex Katz.
E poi Gerhard Richter ospite nel museo fino al 12 maggio. Un artista importante e vero che permette al visitatore di avere una “panoramica in 60 opere” su quarant’anni d’arte tedesca: un insieme complesso il cui nucleo rimane la pittura, pur sviluppata in molteplici tecniche creative che vanno dal realismo quasi fotografico ad astrazioni grondanti colore e perfezione stilistica.
“Questo non è un museo a tempo, il suo scopo è quello di avvicinare concretamente e nel tempo le persone all’arte”. Questa l’intenzione del collezionista che assumendo tutti i rischi ed i costi dell’impresa è stato premiato in tre anni con la presenza di 550.000 visitatori.
Il “gioiello nel parco”, così lo definisce l’architetto che lo ha realizzato rimane incastonato nel prato, accanto alla Kunsthalle di Baden Baden. La purezza del suo profilo non arreca alcun disturbo alla natura, né tanto meno allo stile neoclassico della galleria pubblica. Un ponte trasparente unisce i due edifici e crea armonia tra il concetto di fruizione dell’arte pubblico e privato. L’importante rimane donare ai visitatori un guizzo di luce rallegrata da pennellate di artista.
Info:
Museum Frieder Burda
Lichtentaler Allee 8 b – Baden Baden
Tel: +49 7221 398980
www.museum-frieder-burda.de
Fino al 12 maggio: Gerhard Richter – opere da collezioni private
07.02.2008
Foto TidPress |
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