Firenze (TidPress) – Il Mugello è la parte meno visitata della Provincia di Firenze. I turisti preferiscono la Valdelsa, la Valdarno ed il Chianti. Gli stessi fiorentini ci vanno in massa, invadendo con le loro auto le sue strade strette, solo in occasione delle competizioni nell’autodromo. Per il resto dell’anno se ne tengono lontani, come da un luogo un po’ rozzo e provinciale, impervio ed inospitale, d’inverno ricoperto di neve ed infestato dai lupi. Oggi sulla conca del Mugello e sulle montagne circostanti ricoperte di boschi di cerro, di castani e d’abeti nevica raramente, i lupi fanno apparizioni molto saltuarie, ma nella memoria collettiva dei fiorentini è rimasta un’immagine del Mugello come poteva essere ai tempi dei Medici e di Giotto che di lì sono originari.
E’ quasi incredibile, ma è così. Le strade verso l’immortalità partono da questi borghi di montagna, dove sono nati artisti come Donatello, Beato Angelico, Giotto ed i membri del casato che ha governato Firenze per più di duecento anni, facendo di arti e scienze “lo strumento principe della propria politica e l’emblema della propria fortuna”.
“Mugello culla del Rinascimento” è il titolo unificante delle quattro mostre prodotte dall’Ente Cassa di Risparmio di Firenze aperte fino al 30 novembre 2008.
Convento del Bosco ai Frati |
Borgo S. Lorenzo, Museum der Manufaktur Chini |
Il percorso inizia a Palazzo Medici Riccardi, prima reggia della dinastia, con il celebre affresco Viaggio dei Magi di Benozzo Gozzoli. La cavalcata dei Re-Magi-Medici, venuti dai confini della Terra, è immaginata dal pittore come un lento affollato cammino attraverso le colline del Mugello fitte di ville, boschi e castelli.
Seconda tappa a S. Piero a Sieve (convento di Bosco ai Frati). La mostra “Donatello, Brunelleschi e l’Uomo in croce” mette a confronto i famosi crocifissi al centro di una leggendaria disputa tra i due artisti.
Il Museo di Beato Angelico di Vicchio ospita la mostra “Il Mugello e le arti: Giotto, Beato Angelico e Andrea del Castagno con sette capolavori provenienti in parte dai musei fiorentini in parte da collezioni private. Un’occasione unica per vederli tutti insieme. In particolare la Madonna con il Bambino ed i Santi, dipinto preziosissimo, che ritorna dopo un’assenza di duecento anni nel luogo in cui era stato realizzato nel 1450 da Beato Angelico su commissione di Cosimo il Vecchio.
A Borgo S. Lorenzo nel Museo della Manifattura Chini la mostra “Le Ville dei Medici” dedicati ai capisaldi economici-miltari-strategici (le ville-fortezza) che la dinastia possedeva nel Mugello. Controllando i valichi dell’Appennino. Tre delle lunette di Justus van Utens dipinte tra il 1599 ed il 1602 mostrano le ville medicee di Trebbio, Cefaggiolo e Pratolino.
Ultima tappa a Scarperia. Il Palazzo dei Vicari ospita la mostra “Medici in armi” con immagini di famosi combattenti: il busto marmoreo di Giovanni dalle Bande Nere opera di Sangallo e Cosimo nel ritratto del Bronzino.
L’iniziativa della Cassa di Risparmio di Firenze è un esempio concreto di realizzazione dell’idea di museo diffuso. Le opere d’arte sono avvicinate al pubblico che non frequenta di solito i grandi musei e sono presentate nei luoghi in cui esse sono state realizzate o almeno pensate.
Informazioni:
La card Mugello culla del Rinascimento (cinque euro) da diritto all’accesso alle quattro mostre ed a Palazzo Medici Riccardi. Ogni domenica c’è un servizio gratuito di pullman con partenza e ritorno a Firenze per visitare in un’unica giornata le quattro sedi del Mugello.
Informazioni e prenotazioni: tel. +39 055 8468165
www.mugellorinascimento.it
20.07.2008