Cristalloscopio (Foto M.Gilsdorf
Archivio Kristallwelten Swarovski)
Passaggio di ghiaccio (Foto H.Dorfstetter
Archivio Kristallwelten Swarovski)
Wattens (E.T.News) – Gli occhi del Gigante che abita nei Mondi di Cristallo sono color zaffiro, come il cielo del Tirolo, in questa soleggiata, straordinaria, mattinata di dicembre. Lo sguardo è severo, ma sereno, come si conviene ad un personaggio colossale che trae origine dai racconti leggendari delle popolazioni di questo versante delle Alpi, che lo immaginavano guardiano dei boschi e delle miniere di sale.
Ecco il primo cambiamento ideato da André Heller, il direttore artistico che ha realizzato sia la prima (nel 1995) che la seconda versione dei Mondi di Cristallo, riaperti al pubblico il 5.12.2003.
Prima dell’ampliamento di questa singolare esposizione, dedicata alle emozioni ed ai pensieri che le opere d’arte di cristallo producono nei visitatori, il Gigante aveva due enormi gemme trasparenti nelle orbite che lanciavano uno sguardo nello stesso tempo inespressivo ed inquietante. Dopo quest’impatto si percorreva con timore il lunghissimo passaggio d’accesso ai Mondi di Cristallo. Tutto il percorso successivo era influenzato dallo stato d’animo iniziale chi si alternava al misticismo panteistico (la stanza di meditazione di Brian Eno) o al godimento puramente estetico di fronte alle meraviglie dei cristalli Swarovski
Oggi si entra nella casa del Gigante come se si andasse a trovare un amico, un compagno di sogni e d’avventure. In una stanza sono esposti gli oggetti personali ed i ricordi del Gigante. Un’enorme fisarmonica suona una musica d’intonazione austriaca, appositamente composta da Roland Neuwirth, e sul cui soffietto compaiono e scompaiono l’immagine di una farfalla, di un bruco ecc. Nulla è fermo, tutto è in metamorfosi nei Mondi di Cristallo. Come è in continua trasformazione la fantasia dei bambini, ma anche quella degli adulti che sanno conservare la solarità dell’infanzia. Ed apprezzare luoghi come il Teatro di Cristallo pieno di installazioni complesse, come il ponte sull’acqua (una sorta di piccolissima Venezia) e di oggetti di una gran semplicità, ma pieni di poesia, come la zebra dentro la scarpetta di Cenerentola.
Il Duomo di Cristallo, tappa fondamentale del percorso Swarovski, è un luogo magico e fantasmagorico dove il visitatore abbagliato da mille luci e colori sente l’eco solo della propria voce. Il nuovo Cristalloscopio è un gigantesco caleidoscopio che sfrutta le proprietà terapeutiche di speciali cristalli, elargisce forme, suoni e coloro, produce un’esperienza psichedelica nei soggetti più sensibili che avvertono un senso di rinnovamento.
Il viaggio si conclude nel bosco incantato del videoartista Fabrizio Plessi: decine di tronchi d’albero contengono il fuoco e l’acqua, gli elementi primordiali affini al cristallo.
Da non perdere, prima di andar via, una visita al thecrystalweb°, un museo dedicato alla scienza, tecnica, storia, letteratura ed arte del cristallo, a cui si accede anche tramite internet (www.thecrystalweb.org) e, naturalmente, un giro attraverso le vetrine che ospitano gran parte degli oggetti e dei gioielli Swarovski, disposte in una nuova grande sala circolare, sul cui soffitto di colore blu sono incastonate centinaia di stelline luminose.
La nuova grande sala per conferenze ed esposizioni ospiterà manifestazioni musicali ed artistiche. Una mostra speciale a cura di Harald Szeernann, “Incanto a tempo determinato”, sarà aperta il 19 marzo 2004. Nel maggio dell’anno prossimo riprenderà “Musica del Gigante”, programma di concerti di musica da camera antica e moderna.
Info: A-6112 Wattens, Austria – Kristallweltensstrasse tel. +43 (0) 5224 51080
swarovski.kristallwelten@swarovski.com swarovski-crystalworlds.com
Teatro di cristallo (Foto F.Eliskases Archivio Kristallwelten Swarovski)
Teatro di cristallo (Foto M.Gilsdorf Archivio Kristallwelten Swarovski)