 Gli skipper della “Rotta dei sapori”/Tid-press  |
 Vulcano: pozze di fango/Tid-press  |
Vulcano (Tid-press) – Il sistema migliore per visitare le Isole Eolie è quello di percorrere in lungo ed in largo l’arcipelago a bordo di una barca a vela. Le distanze non sono grandi, ma viaggiare da Vulcano a Salina alla velocità di sette nodi, con le correnti contrarie e le onde anomale che scuotono la barca, è un’esperienza ricca di emozioni. Oppure fare di notte il periplo dell’Isola di Stromboli per ammirar i pendii del vulcano attivo, illuminati dalla Sciara del Fuoco.
L’itinerario parte dal porto di S. Agata Militello in provincia di Messina. La traversata verso Isola di Vulcano è breve.
L’ascensione al tramonto al Gran Cratere della Fossa è un esercizio indimenticabile. I piedi affondano sopra un terreno formato da cenere e lapilli. Gli occhi si posano sulle “bombe a crosta di pane”, rocce leggerissime di pietra pomice, ricoperte da un centimetro un centimetro di crosta ossidianica.
Arrivati sul bordo del cratere, si apre uno scenario da inferno dantesco: le fumarole di zolfo e di acido borico avvolgono in una cortina grigio chiara i visitatori che, se non scappano velocemente, iniziano a lacrimare ed a tossire violentemente.
Molte spiagge di Vulcano emanano un forte odore acre di zolfo mischiato a sabbia. Tanti ne approfittano per immergersi nelle pozze di fango o nell’acqua dcolor latte per le mille bollicine delle fumarole. Le rocce sopra il mare sono ricoperte di fioriture rosse (ferro), color zafferano (zolfo) e bianche (carbonato di calcio.
La “Rotta dei sapori” prosegue per Salina, un’isola verdissima ricoperta di piante di capperi e di viti, e poi Lipari, Panarea, Stromboli, Alicudi, Filicudi… Sarebbe bello che queste isole non finissero mai.
Info:
01.10.2005
 Il Gran Cratere della Fossa/Tid-press |
 Ceneri e lapilli/Tid-press |